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BEIN SPORTS CONTRARIO ALLA CESSIONE DEL NEWCASTLE ALLA NUOVA PROPRIETA’ ARABA
(di Marco Casalone) – La trattativa che dovrebbe portare alla cessione del Newcastle United (squadra che occupa la tredicesima posizione in classifica nella English Premier League) dall’attuale proprietario del club Mike Ashley ad una cordata guidata dalla famiglia reale dell’Arabia Saudita tramite il proprio Public Investment Fund (PIF, il fondo di investimento pubblico dello stato arabo) continua a suscitare forti polemiche.
Dopo il fermo dissenso espresso da Amnesty International, che ha chiesto al board della Premier League di esaminare a fondo le violazioni dei diritti umani in corso nel paese (riferendosi in particolare all’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, le cui indagini hanno portato alla luce diverse prove su una possibile responsabilità di alcuni esponenti vicini al principe ereditario Bin Salman) prima di concedere il proprio benestare all’operazione, anche il network televisivo qatariota BeIN Sport ha invitato il massimo campionato inglese a prendere in considerazione l’ipotesi di bloccare la cessione dei “Magpies”.
Attraverso una lettera firmata dall’amministratore delegato Yousef al-Obaidly ed indirizzata sia al chief executive della Premier League Richard Masters che a tutti i presidenti delle restanti 19 società, l’emittente televisiva (detentrice dei diritti di trasmissione del campionato inglese in Medio Oriente e Nord Africa fino al 2022) ha esortato la lega ad applicare con estrema fermezza il “Owners’ and Directors’ Test“, ossia il controllo dell’insieme di regole cui i proprietari devono adeguarsi per poter acquistare e dirigere un club.
Attraverso una lettera firmata dall’amministratore delegato Yousef al-Obaidly ed indirizzata sia al chief executive della Premier League Richard Masters che a tutti i presidenti delle restanti 19 società, l’emittente televisiva (detentrice dei diritti di trasmissione del campionato inglese in Medio Oriente e Nord Africa fino al 2022) ha esortato la lega ad applicare con estrema fermezza il “Owners’ and Directors’ Test“, ossia il controllo dell’insieme di regole cui i proprietari devono adeguarsi per poter acquistare e dirigere un club.
L’AD ha inoltre ricordato il furto della proprietà intellettuale e dei diritti commerciali subiti dalle squadre inglesi negli ultimi tre anni a causa della diffusione illegale dei match su beoutQ (nella foto sopra), pay tv con sede proprio in Arabia Saudita, paese che partecipa attivamente alla promozione ed al funzionamento dell’emittente pirata:
“Il potenziale acquirente del Newcastle United continua a provocare ingenti danni alla Premier League ed ai suoi club” ha scritto al-Obaidly, “Infatti, quando la stagione riprenderà tutti i contenuti della lega continueranno ad essere illegalmente disponibili sui set-top-box di beoutQ tramite la funzionalità di streaming IPTV, il tutto in un momento in cui, a causa dell’emergenza COVID-19, le società calcistiche dovrebbero salvaguardare in maniera ancora più decisa le proprie entrate”.
Nella lettera viene comunque sottolineato che in nessun modo BeIN Sport intende “criticare la gestione e l’operato della Premier League e dei suoi dirigenti”, vista anche la posizione assunta nei mesi scorsi dalla lega, apertamente schieratasi al fianco del networkqatariota nella lotta contro l’emittente pirata saudita.
“Il potenziale acquirente del Newcastle United continua a provocare ingenti danni alla Premier League ed ai suoi club” ha scritto al-Obaidly, “Infatti, quando la stagione riprenderà tutti i contenuti della lega continueranno ad essere illegalmente disponibili sui set-top-box di beoutQ tramite la funzionalità di streaming IPTV, il tutto in un momento in cui, a causa dell’emergenza COVID-19, le società calcistiche dovrebbero salvaguardare in maniera ancora più decisa le proprie entrate”.
Nella lettera viene comunque sottolineato che in nessun modo BeIN Sport intende “criticare la gestione e l’operato della Premier League e dei suoi dirigenti”, vista anche la posizione assunta nei mesi scorsi dalla lega, apertamente schieratasi al fianco del networkqatariota nella lotta contro l’emittente pirata saudita.
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