Brasile 2014

Ultim’ora – Vince il Brasile, ma non convince. Croazia in campo senza timori reverenziali.

Un Brasile poco brasiliano (anche per la stragrande presenza di calciatori che militano in Europa), che si presenta molto concreta, senza fronzoli, anche se la selezione croata ha attaccato per tutta la partita, senza timori reverenziali. Forse l’unico modo per mettere in pensiero la squadra dei padroni di casa.  
La Seleçao vince non convince, se non per alcuni singoli come appunto il n.10. I dati comunque confermano la forza di questa squadra (60 per cento di possesso palla contro il 40 per cento dei croati). Un dato ulteriore è che come nel 1950 il Brasile vinse con una doppietta (quella di Ademir) per 4 a 0 sul Messico. Una coincidenza che non è piaciuta agli statistici di pallone e soprattutto ai brasiliani. A vincere è stato comunque il pubblico presente allo stadio di San Paolo (oltre 72 mila persone), che ha intonato l’inno brasiliano per diversi minuti anche dopo che era terminata la sigla musicale. 

Finisce per 3 reti ad 1 la prima gara ufficiale del mondiale Brasil2014 tra i padroni di casa e la giovane Croazia, prima sorpresa della rassegna verdeoro. La sconfitta dei biancorossi infatti non deve trarre in inganno. Al 90° erano ancora in partita, con un tiro che ha impensierito il portiere della Seleçao Julio Cesar, poi un minuto dopo la terza rete di Oscar, di punta con il piede destro che finisce a fil di palo (in stile futsal). Un gol che segue la doppietta di Neymar (al 29° e al 71° grazie ad un rigore dubbio). Unica segnatura croata per l’intervento maldestro di Marcelo, l’eroe di Lisbona (il suo ingresso ha cambiato il verso della partita tra Real Madrid e Atletico Madrid). Il suo sguardo perso nel vuoto, pochi secondi dopo l’autogol rimarrà nella storia di questa edizione.

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Marcel Vulpis

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