Be Yachting

Una spalla tatuata vale un Olimpiade

Nei giorni scorsi ho letto un articolo di marketing sportivo dove si parla di una nuova iniziativa di “sponsorizzazione corporale”.
In passato alcuni atleti sono stati disposti a cambiarsi il nome per un mondiale di rugby, prendendo il nome di un’azienda, oggi si fanno sponsorizzare una spalla. Infatti l’atleta in questione ha concesso per la cifra di 11mila$ di farsi tatuare il profilo di twitter di uno sponsor sulla spalla.
Andiamo con ordine; un corridore americano dell’Oregon di nome Nick Simmons, che punta alla partecipazione alle Olimpiadi di Londra, ha indetto un’asta su eBay per cercare sponsor e un’agenzia creativa di Milwaukee di nome Hanson Dodge Creative,  ha vinto il diritto di avere il proprio profilo di twitter tatuato sulla spalla sinistra. L’agenzia ha pagato 11 mila dollari.

“Ci è piaciuta l’idea di Nick per conquistare riconoscibilità facendo leva sul supporto dei social media daremo supporto all’atleta che punta a Londra” Ha così dichiarato Ken Hanson, chief executive dell’agenzia. Simmons porterà il tatuaggio, che è fatto con inchiostro cancellabile dalla pelle, in tutte le gare in cui è permessa l’esposizione del marchio ad eccezione ovviamente delle Olimpiadi.

L’originalità secondo me sta nel cercare sponsor tramite eBay, come fece Marco Nannini il velista oceanico che in occasione del Fastnet mise un annuncio proprio su eBay, nel proporre anziché il brand visibilità all’account e ultimo ma non ultimo farsi fare un tatuaggio.

Tre aspetti che anche nello yachting potrebbero essere replicati. Per ora solo Nannini ha fatto un tentativo e forse anche per questo rischia di essere nominato dal Giornale della Vela, velista dell’anno. Infatti la votazione, aperta ancora per oggi sul sito del Giornale della Vela, rischia di dargli la visibilità che merita

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Alberto Morici

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