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Uefa Women’s Euro 2022: il più grande evento europeo di calcio femminile

(di Giuseppe Berardi) – L’Europeo in Inghilterra è destinato a superare tutti i record per una manifestazione di calcio femminile, lasciando così una legacy importante per le future generazioni.

Nel mese di luglio Uefa Women’s Euro 2022 sarà un evento al centro della scena mondiale sportiva, pronto a bruciare tutti i precedenti record legati a una manifestazione di calcio femminile.

Recenti studi hanno affermato che la competizione diventerà il più grande evento sportivo europeo femminile della storia. La Football Association insieme alla Uefa ha commissionato un’analisi a Ernst & Young dal quale è emerso che gli Europei di calcio femminile genereranno un giro d’affari di 63 milioni di euro nelle città ospitanti.

Inoltre, si prevede un’affluenza senza precedenti per il calcio femminile in Europa. L’edizione precedente aveva fatto registrare 247.041 spettatori totali nel 2017 in Olanda. Considerando che per la prima partita dell’Inghilterra all’Old Trafford e la finale a Wembley sono stati già venduti tutti i biglietti, e la Uefa ha comunicato che sono stati già venduti cinquecento mila tagliandi sui settecento mila disponibili, ecco che si preannuncia un dato di spettatori molto ma molto elevato.

Oltre agli spettatori locali, le città inglesi prevedono l’arrivo di 96 mila visitatori da ogni parte del mondo.

Senza contare gli spettatori che seguiranno il torneo a distanza in tv o su pc, tablet e smartphone. Grazie alla distribuzione internazionale dei diritti tv Uefa Women’s Euro 2022 potrebbe raggiungere oltre 250 milioni di persone in più di 195 nazioni differenti.

Sono numeri straordinari che testimoniano la crescita del calcio femminile negli ultimi anni e l’interesse, sempre crescente, nei confronti del movimento. L’Europeo in Inghilterra segnerà un ulteriore passo in avanti e lascerà una legacy importante di cui beneficeranno migliaia di bambine e ragazzine non solo oltremanica ma in tutta Europa.

Negli ultimi anni la Uefa ha avviato una strategia dedicata al calcio femminile, impegnandosi con un quadro strategico quinquennale a sostenere, guidare e innalzare il profilo del calcio femminile e la posizione delle donne nel calcio in Europa.

Time for Action: Uefa Women’s Football Strategy 2019–24, questo il nome dell’ambizioso progetto dell’organo di governo calcistico europeo, mira ad ottenere entro il 2024 i seguenti obiettivi:

  • Raddoppiare il numero di calciatrici nelle federazioni Uefa a 2,5 milioni.
  • Cambiare la percezione del calcio femminile in Europa.
  • Raddoppiare la portata e il valore di Uefa Women’s Euro e della Uefa Women’s Champions League.
  • Innalzare gli standard di gioco raggiungendo accordi comuni per le giocatrici delle nazionali e mettendo in atto politiche di salvaguardia nelle 55 federazioni affiliate.
  • Raddoppiare la rappresentanza femminile in tutti gli organismi Uefa.

Per gli Europei in Inghilterra la Uefa ha stanziato un montepremi record, 16 milioni di euro, una cifra senza precedenti, il doppio rispetto al precedente torneo del 2017. Il crescente interesse nei confronti del calcio femminile è stato un elemento chiave per poter incrementare il montepremi. Inoltre, un ruolo chiave è stato giocato anche dalla politica della Uefa di separare gli accordi commerciali per le competizioni maschili e femminili. Ogni nazionale che partecipano riceveranno una quota uguale di 600 mila euro, anche questo dato è il doppio rispetto all’edizione olandese. Per la fase a gironi le nazionali femminili riceveranno dei bonus legati ai risultati: 100 mila euro per la vittoria e 50 mila euro per il pareggio. Le squadre che raggiungeranno i quarti di finale riceveranno ulteriori 205 mila euro. A chi approderà in semifinale ulteriori 320 mila. Alla nazionale vincitrice altri 660 mila euro mentre alla finalista 420 mila euro. Il principio seguito dalla Uefa è quello di un 60% in equità e il restante 40% per meriti sportivi. La squadra che trionferà a Wembley, in caso di percorso netto, vincendo tutte le partite, porterà a casa un totale di poco superiore ai 2 milioni di euro. Da quest’anno la Uefa ha introdotto anche un “programma di benefici per club” anche per gli Europei femminili, riconoscendo un contributo ai club di appartenenza delle calciatrici che parteciperanno. Il programma ammonta a 4,5 milioni di euro.

Il grande salto in termini di crescita e sviluppo per tutto il movimento calcio femminile è stato possibile anche grazie agli investimenti di partner e sponsor che hanno deciso di legare il proprio nome a eventi, club ma anche promuovendosi attraverso l’immagine delle atlete.

La Uefa ha spinto molto sulle attività commerciali per Euro 2022 siglando numerosi accordi con brand che hanno ottenuto la qualifica di Official Global Sponsors.  In questa categoria le aziende che ufficialmente hanno stretto accordi commerciali con la Uefa per gli Europei femminili sono:

  • Booking.com
  • Euronics
  • Grifols
  • Heineken
  • Hisense
  • Just Eat

  Takeaway.com

  • Lay’s
  • Visa
  • Volkswagen
  • Adidas
  • Hublot
  • Nike
  • TikTok
  • Tutti questi brand hanno in programma di lanciare iniziative e campagne marketing in occasione dell’evento.

Questo è il settimo Women’s Euro con una fase finale a gironi, introdotta nel 1997, ma il primo in cui la Germania non inizia da campione in carica. L’Olanda nel 2017 ha interrotto il dominio tedesco che durava da 22 anni.

Le Oranje sono le campionesse in carica, di conseguenza, partono con i favori del pronostico. Martens e compagne tra i due Europei ha ottenuto anche un secondo posto ai Mondiali e una semifinale al torneo Olimpico.

L’Inghilterra padrone di casa punta fortemente ad arrivare a Wembley e conquistare quel sigillo che le manca nel calcio delle donne.

La Germania non vince dal 2016 un grande evento, quando ha trionfato alle Olimpiadi di Rio. Le tedesche in passato hanno dimostrato che anche quando non sono favorite possono arrivare fino in fondo.

Nel novero delle pretendenti al titolo si affaccia prepotentemente la Spagna che negli ultimi anni ha dimostrato di aver fatto un salto di qualità notevole e di potersela giocare a grandi livelli contro tutte. La Francia ha un grande potenziale ma la ct Diacre negli ultimi anni ha sofferto non poco le gare nei grandi tornei.

La Svezia ha tutte le carte in tavola per trionfare e lo scorso anno ha dimostrato tutto il suo potenziale arrivando alla finale olimpica di Tokyo, persa poi contro il Canada.

Un gradino sotto queste grandi squadre ci sono Norvegia, Italia e Danimarca. Squadre dal passato glorioso e che puntano a rivivere i fasti di un tempo.

Si parte mercoledì 6 luglio alle ore 21 con Inghilterra – Austria all’Old Trafford, il teatro dei sogni, per finire il 31 luglio a Wembley.

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