Il dato più
preoccupante, però, è quello del comparto del lavoro, dove sono a rischio più
di  50 mila posti dedicati allo
sport e all’intrattenimento. Secondo l’analisi, il calo
degli investimenti in sponsorship sta contribuendo sensibilmente alla perdita
occupazionale, quantificabile in 30 mila unità se si considera solo l’ultimo
triennio.

“Fra i motivi della flessione che
ha riportato il mercato ai livelli di metà degli anni ’90” ha commentato
Giovanni Palazzi, presidente di StageUp, “si possono distinguere i forti
tagli alle spese in comunicazione aziendale, l’aumento di competitività tra i
diversi mezzi di comunicazione, le caratteristiche strategiche degli
investimenti sponsorizzativi e lo scarso supporto di dati quantitativi sul
valore delle sponsorizzazioni particolarmente importanti in un momento di
ricerca della performance”.

Il Futuro della Sponsorizzazione di StageUp e Ipsos, giunta quest’anno alla decima edizione,
analizza le dimensioni e gli scenari evolutivi del mercato della
sponsorizzazione dallo sport alla cultura passando per il sociale, oltre alle
strategie degli operatori (i cosiddetti sport-makers).

Nell’anno
appena terminato il mercato delle sponsorizzazioni in Italia ha chiuso in calo
del 3,5% attestandosi a 1.403 milioni di euro. Lo sport ha raccolto 856 milioni
di euro (-3,2%), la cultura si è fermata a 166 milioni (-8,3%). Sostanziale
tenuta, invece, per gli investimenti sul sociale in area 381 milioni (-2,1%).
Il segmento delle sponsorship sportive è tenuto a galla dagli investimenti a
supporto delle squadre di serie “A”. Il pallone, ma soprattutto la
massima serie tricolore, è un elemento in controtendenza.

Negli
ultimi anni le sponsorizzazioni di maglia sono cresciute di 20 milioni di euro,
passando dai 55,5 milioni di euro della stagione 2008/9 ai 75,7 mln del
campionato in corso. La maglia è un media alternativo ai mezzi tradizionali
(stampa, tv e radio) e pur non avendo lo stesso impatto pubblicitario e/o
comunicazionale ha una resa espositiva in tv spesso superiore alla media di
molti commercial aziendali, oltre ad essere il primo legame relazionale con il
cliente-tifoso. Più in generale, il settore degli
investimenti pubblicitari in Italia potrà godere anche del volano di due grandi
eventi sportivi (Olimpiade ed Europeo di calcio). Pur non essendo disputati sul
mercato tricolore andranno a generare una serie di spese pubblicitarie sui
diversi mezzi e aiuteranno pertanto a contenere le previsioni negative stimate
da StageUp-Ipsos. 

Si naviga a vista perchè la crisi si sente anche nel mercato dello sport-business.

Secondo l’ultima indagine di StageUp sul futuro del mercato italiano delle sponsorizzazioni   le previsioni per l’anno in corso si tingono ancora di “rosso”. La raccolta complessiva, in sport, cultura e sociale, per il 2012 è stimata in calo del 5,1%. Gli investimenti totali sono vicini a 1.33 miliardi di euro, con ulteriori 71 milioni di mancati investimenti rispetto alla precedente rilevazione.