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Stadi – Le ipotesi per il nuovo stadio della Fiorentina

Se il candidato sindaco del Pd, Matteo Renzi, dice che esistono quattro opzioni senza svelarle, l’assessore allo Sport Eugenio Giani ha in testa una sola soluzione: i terreni di proprietà Fondiaria.

«Il veto del patron all’ipotesi lanciata dal sindaco di Sesto – attacca – è ragionevole non tanto perché l’Osmannoro dal punto di vista urbanistico non vada bene – anzi, l’idea di Gianassi era buona trattandosi comunque di un’area “fiorentina” –, quanto perché i Della Valle non possono essere lasciati a una trattativa tra privati: i terreni dovranno essere ceduti agli imprenditori marchigiani a un prezzo ragionevole, visto che loro spenderanno per lo stadio».

Quindi? L’uscita del labirinto, per Giani, è a Castello. «Certo – spiega – bisognerà che si tratti di un tavolo in cui un po’ tutti ridimensionato, rinunciando ad esempio ad un po’ di volumi di Fondiaria e pazienza se Ligresti si arrabbia, perché il potere di pianificazione è del Comune». «Si tratta di un’area di 140 ettari, i 70 che vuole la Fiorentina per il parco potranno magari diventare 50 – sarebbe comunque di poco più piccolo rispetto a quello delle Cascine -, di certo servirà coraggio e determinazione ma la nuova giunta comunale avrà tutte le condizioni per muoversi in questa direzione ».

Già, ma resta il fatto che quest’area attualmente è interessata dai sigilli messi dai carabinieri il 26 novembre: alternative? «Magari è un aspetto che si può approfondire ma sinceramente così su due piedi non ne vedo», fa Giani. I tempi per l’eventuale realizzazione di questo progetto, insomma, non potranno che essere lunghi. Magari nel frattempo si è mosso qualcosa per l’annosa questione Campini… «La realtà – evita di illudere i tifosi Giani – è che questo aspetto fa parte di un’attività politica che non si svolge a due mesi dalle elezioni: spero sinceramente che la nuova amministrazione svincoli la questione del contenzioso sulla pubblicità dalla convenzione per la gestione del Franchi tra comune e Fiorentina, nota dolente che ha bloccato lavori che erano già pronti». Anche questo progetto, insomma, è in stand by? «Non è esattamente così – precisa Giani – perché il Comune di Firenze il suo l’ha fatto liberando le due palazzine che si trovano in quell’area (fisicamente i Vigili Urbani sono ancora lì ma in un mese potrebbero tranquillamente spostarsi nella nuova sede), però finché non ci sarà l’accordo sulla famigerata Convenzione non potranno essere fatti passi avanti e poiché in quell’atto esiste anche un punto che parla di 7 milioni di investimenti per il vecchio Franchi, dubito che la Fiorentina intenda spendere così tanto soldi per un impianto che vorrebbe presto abbandonare».

fonte: Il Giornale della Toscana

L’area di Castello è sotto sequestro, quella dell’Osmannoro è stata bocciata senza appello da Diego Della Valle: ma insomma, qual è il terreno giusto per la nuova cittadella viola che il patron ha rilanciato venerdì imponendo la condizione che sia entro i confini del comune di Firenze?

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Marcel Vulpis

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