"Dobbiamo far sì che le squadre nostrane possano puntare ad avere stadi polifunzionali e di proprietà. Tutto questo incrementerebbe i ricavi, nel caso della Lazio si incrementerebbe di circa 100 milioni e significherebbe avere dei ricavi che consentono di fare investimenti diversi”.

Lo ha detto il presidente della Lazio, Claudio Lotito commentando di recente ai microfoni di Radio Kiss Kiss le parole dell’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, secondo il quale il mercato estivo sarà esangue.

”Ha ragione Galliani quando dice che la condizione economica internazionale non fa prefigurare scenari positivi – ha sottolineato Lotito -. Questo è sotto gli occhi di tutti e aggiungo che in Italia siamo maggiormente penalizzati rispetto ad alcuni mercati, come quello spagnolo e inglese, che hanno risorse diverse e ulteriori rispetto a quello italiano.

In Spagna – ha spiegato il patron biancoceleste – c’e’ un trattamento fiscale più favorevole, in Inghilterra il prezzo dei diritti televisivi incide solo per il 25%, mentre il 75% è rappresentato dai ricavi da stadio e merchandising. Da noi c’è un processo inverso, perchè dipendiamo totalmente dai diritti tv. E’ chiaro che tutto questo comporta, in un momento di recessione anche del settore della pubblicità, ipotesi non favorevoli”.

Secondo Lotito per contenere i costi è necessario imporre un tetto salariale: ”Il mio primo discorso in Lega, ad ottobre del 2004, in un sistema calcistico che produceva un miliardo di euro di deficit, fu basato sulla gestione del rispetto delle regole di bilancio e della trasparenza, contenendo i costi ed incrementando i ricavi. In assemblea dissi che il contenimento dei costi poteva passare attraverso l’attuazione del "salary cap", attraverso un processo di defiscalizzazione come avviene in altri Paesi, tra cui la Spagna, e un incremento dei ricavi attraverso la realizzazione degli stadi polifunzionali”.