Olimpiadi

Sport&Tecnologia – La Mondo vince la sfida cinese

Ha fatto registrare più di duecento record mondiali. Ha conquistato più medaglie olimpiche di Carl Lewis e Mark Spitz messi insieme. È presente ai Giochi dall’ edizione di Montreal ‘ 76 e a Pechino si è aggiudicata l’ oro per l’ atletica leggera, il basket e la pallamano. Il fuoriclasse è la Mondo, l’ azienda piemontese di Gallo d’ Alba che da più di 30 anni allestisce le piste per l’ atletica leggera in tutto il mondo. «A Pechino è andata bene – dice Elio Stroppiana, titolare dell’ azienda – però, quanta fatica. È stata una lunghissima rincorsa iniziata addirittura ad Atene 2004. E questo perché i nostri principali competitor internazionali sono proprio in Cina. Al comitato organizzatore sembrava una sgarbo eccessivo preferire noi ai loro connazionali, però poi lo hanno fatto anche grazie alla federazione internazionale, la Iaaf, che in testa, ci ha costantemente sostenuti. Ma questo non ha accorciato i tempi della trattativa: siamo dovuti andare più di ottanta volte in Cina a trattare il contratto». Il risultato è una commessa da cinque milioni di euro che, per la prima volta, non riguarda solo la pista di atletica leggera. «Abbiamo esagerato – sorride Stroppiana -. Oltre alla pista di atletica, abbiamo realizzato anche il parquet del basket e il campo di pallamano. Inoltre abbiamo fornito anche i canestri e il tabellone segnapunti. Un trionfo che ci tornerà utile per i contratti di Londra 2012, siamo già in trattativa». Naturalmente resta la pista d’ atletica il fiore all’ occhiello di questa azienda che impiega 1.500 collaboratori sparsi in 11 impianti produttivi, pur rimanendo a gestione familiare. Una realtà che nella sua storia ha costruito circa 870 piste outdoor rivoluzionando il settore dal ‘ 69 quando fu brevettato un sistema di vulcanizzazione della gomma. Il tutto con un’ evoluzione continua in tema di ricerca e sviluppo. «La novità di Pechino – spiega Stroppiana – si chiama Mondotrack Ftx e ha una struttura tale da garantire il rispetto massimo delle strutture muscolo-scheletriche dell’ atleta, quindi performance migliori. Il nostro settore ricerca e sviluppo collabora con le università e effettua studi di bio meccanica tali da portare a risultati avanzatissimi». La Mondo non vive di sola atletica: la tecnologia piemontese si estende dal Pendolino alle metropolitane di New York e Londra, fino ai pavimenti della Biblioteca Vaticana. E con l’ appalto olimpico sono arrivate commesse dal resto della Cina e dall’ Asia. «In effetti abbiamo già realizzato cinque piste per le università di Pechino che ci hanno contattati una volta saputo del nostro incarico ufficiale. Da Shanghai invece ci hanno chiamato per realizzare uno stadio identico a quello di Pechino. Il nostro business cinese, che comprende Olimpiadi e indotto, è già salito a circa 20 milioni di euro. Del resto quello dell’ estremo Oriente è un mercato vivacissimo: noi lavoriamo già con grande profitto in Giappone, Corea e Thailandia». Il futuro si chiama anche diversificazione e la Mondo si sta occupando di pavimentazione in erba sintetica, altro business che contribuisce ai 362 milioni di euro che rappresentano il fatturato aggregato 2007 dell’ azienda piemontese. «Il Mondoturf system è l’ altro nostro grande orgoglio – dice Stroppiana – un manto perfettamente compatibile con l’ ambiente, risultato di sinergie con le università di Harvard e Pavia, il parco della scienza e tecnologia di Tortona e la consulenza di Juventus e Roma. Per realizzarlo c’ è un enorme impiego di materiali da riciclo che creano un sistema a strati che tra polietilene, materassino elastico e manto erboso assicura il minimo impatto ambientale. Un esempio? Il risparmio di tonnellate di CO2 e consumo d’ acqua ridotto al minimo» Ma ora è tempo di Olimpiadi e gli uomini della Mondo aspettano le gare. Soprattutto quella più attesa dei Giochi, quei 100 metri che vedranno probabilmente fronteggiarsi gli ultimi due fenomeni mondiali, Usain Bolt e Asafa Powell. Su una pista tutta italiana.

fonte: Il Corriere della Sera

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