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Sporteconomy: #WeWantRoma. Pieno sostegno dell’agenzia a Roma2024

(di Marcel Vulpis) – In questi ultimi sei mesi la città di Roma e la municipalità capitolina hanno vissuto un bombardamento mediatico negativo che non si vedeva da tempo. Un continuo attacco all’immagine della nostra città, sotto i colpi inferti, purtroppo, dallo scandalo di MafiaCapitale e da una serie di arresti, indagini, che culmineranno a breve, tra l’altro, nell’inizio del maxi processo del prossimo 5 novembre.  Questa la fredda cronaca ed è inutile nascondersi dietro il dito. Uno straniero che dovesse arrivare questa mattina a Roma potrebbe essere portato a pensare che viviamo in una delle più pericolose città al mondo. Nella realtà è solo una città che ha perso il suo senso di identità, di comunità collettiva, che non sa individuare (almeno per il momento) una classe di nuovi amministratori del bene pubblico in grado di donarsi alla collettività, per il bene della stessa.

Ripeto si potrebbe essere portati a pensare che è meglio scappare, piuttosto che restare a lottare per una nuova idea di Roma, intesa come metropoli moderna e di stile europeo. 

In questo scenario, quasi da Mad Max o da film Suburra (a rimanere ancorati alle apparenze) si sta distinguendo per la forza dell’idea, il progetto di #Roma2024, ovvero la candidatura della città di Roma ad ospitare nel 2024 l’edizione estiva dei Giochi Olimpici. Una intuizione “positiva” che porta la firma di Giovanni Malagò, presidente del CONI, ma, che, un secondo dopo, ha compattato e coagulato l’interesse dell’intera famiglia delle federazioni sportive olimpiche, e soprattutto del Premier Matteo Renzi.

Nelle prossime settimane ci occuperemo di valutare, analizzare, i numeri dell’impatto economico di un progetto così importante come appunto l’organizzazione dell’Olimpiade di Roma2024; oggi è solo il tempo di dire una cosa semplice quanto forte: l’agenzia Sporteconomy è al fianco “idealmente” di questo progetto del CONI e della città di Roma, perché se si ama questa città, lo sport in generale (e ancor di più quello olimpico), così come il nostro Paese, non si può non essere dalla parte di chi come Giovanni Malagò, Luca Cordero di Montezemolo (presidente di Roma2024) e domani chi sarà il prossimo sindaco di Roma (post dimissioni di Ignazio Marino), ci sta mettendo la faccia e anche qualcosa di più su un progetto, dove (forse) non partiamo favoriti, ma dove le stesse Parigi e Los Angeles, solo per parlare delle due rivali più agguerrite, dovranno dimostrare di essere superiori al nostro progetto per superarci a Lima (nell’autunno del 2017 quando il CIO sceglierà l’host city olimpica).

Noi ci crediamo. Come romani e azienda media capitolina (operante nel settore dell’informazione economica specializzata) con forza sosteniamo e sosterremo, fino all’ultimo secondo, un progetto che rappresenta un ulteriore esempio de La Grande Bellezza del nostro Paese.

Perché questa è Roma, la capitale della nazione che amiamo, sognando, magari tra 9 anni, di vedere la bandiera dei cinque cerchi sventolare sul Campidoglio, accanto a quella del nostro Paese. Un hashtag per tutti: #WeWantRoma – che non è non solo uno slogan, ma, soprattutto, un gesto d’amore, un messaggio di positività da rilanciare in tutto il mondo a supporto di una città, che merita di essere vissuta, amministrata, supportata e coccolata solo da chi la ama veramente.

Roma è patrimonio del mondo e dell’intera umanità, una caratteristica che nessuna delle altre rivali (all’interno della competizione tra città candidate) può vantare. E questo il CIO lo sa perfettamente ed è il fiore all’occhiello che, oggi, dobbiamo mettere in campo con forza e orgoglio. #WeWantRoma

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Marcel Vulpis

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