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Sponsor in fuga da Phil Mickelson dopo le dichiarazioni contro PGA e Liv Golf Investment

(di Marco Casalone) – Stanno avendo pesantissime ripercussioni le dichiarazioni rilasciate da Phil Mickelson, golfista statunitense vincitore in carriera di sei titoli Major, nel corso di un’intervista concessa al giornalista Alan Shipnuck.

Il 51enne player di San Diego aveva infatti duramente attaccato sia il PGA Tour (l’organizzazione che cura i principali tour professionistici di golf negli Stati Uniti), definito come “un circuito in cui regna un’odiosa avidità, che afferma di essere un ente democratico ma rappresenta in realtà una vera e propria dittatura”, sia Liv Golf Investments, la società controllata dal fondo sovrano saudita PIF di cui lo stesso Mickelson è stato collaboratore e uomo immagine.

Nonostante non siano tardate le scuse ufficiali pubblicate da Mickelson sul proprio profilo Twitter (“Ho usato parole di cui mi pento e che non rappresentavano le mie vere intenzioni. Ho offeso tante persone e ne sono deluso. Ora ho un disperato bisogno di prendermi del tempo per riflettere”), gli sponsor hanno iniziato una vera e propria fuga dal golfer californiano.

Nel giro di pochi giorni prima KPMG (società internazionale di revisione contabile), poi Workday (produttore americano di software di gestione finanziaria) e Amstel Light (marca di birra olandese) hanno posto fine alla loro collaborazione con l’atleta statunitense.

Ancora più clamoroso è stato però l’abbandono di Callaway, fornitore dell’attrezzatura da gioco di Mickelson fin dal 2004; l’azienda, in un comunicato stampa, si è detta “profondamente delusa dalle parole di Phil, che non riflettono in alcun modo i valori che promuoviamo e sosteniamo: rispettiamo il suo desiderio di allontanarsi momentaneamente dal gioco, ma non possiamo far altro che sospendere la nostra collaborazione e rivalutarla in un secondo momento”.

Da ultimo, anche il PGA Tour ha deciso di intervenire nei confronti di “Lefty”, sollevandolo dal suo ruolo di ambasciatore del The American Express, torneo al quale non potrà partecipare nemmeno con la sua Mickelson Foundation (organizzazione nata nel 2004 a sostegno di giovani e famiglie in stato di povertà), nonostante un fosse stata sottoscritta una collaborazione sino all’edizione 2024.

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Redazione

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