Punto e a Capo

“Serie A 2005/6: un campionato falsato”

Riparte la prossima settimana il “campionato più bello del Mondo” o almeno quello che è rimasto dei bei fasti di un tempo. Quest’anno due squadre di B (Treviso e Ascoli) non promosse nella massima serie per meriti sportivi, ma solo da ordinanze dei giudici (dopo i casi Torino e Genoa), si trovano catapultate nel “salotto buono” del
calcio italiano, con un piede già fuori.

Fino a pochi giorni fa questi due team erano in attesa di capire il loro futuro, ma le campagne acquisti di entrambe le società sono falsate a priori. Come si fa, infatti, a programmare con professionalità un dignitoso campionato di A o B se fino a poche ore prima si era impantanati nelle sabbie mobili dei ricorsi del Tar, del Consiglio di Stato o della Covisoc/Coavisoc?.

Treviso e Ascoli, giustamente, si giocheranno al meglio la carta della A, ma sanno a priori che rischiano a maggio 2006 di tornare velocemente nel campionato cadetto. Non per demeriti propri, ma per mancanza di tempo a loro disposizione. E cosa dire poi del Messina F.c., riammesso in extremis e già “scartato” in modo incredibile dalla Coppa Italia (la sentenza del Tar del Lazio è arrivata troppo tardi rispetto alla partenza del calendario).

In sintesi ci sono tre squadre (Ascoli, Messina e Treviso) che non partono con punti di handicap, ma sono penalizzate comunque
per come sono state trattate in questi ultimi mesi.

Sarà interessante rileggere questo editoriale a fine stagione. Perchè crediamo che alcuni di questi club torneranno, loro malgrado, nel limbo della “B”. Certamente questo non è il campionato più bello del Mondo, forse sarebbe più corretto
parlare di “serie più falsata”.

* direttore di Sporteconomy.it

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