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Ricerche – Acciari e Censis sul futuro delle nuove generazioni

La crisi economica presente sui mercati obbliga il grande pubblico, così come gli operatori dello sport, a una serie di scelte strategiche. E’ la considerazione finale di una ricerca Censis-Acciari presentata ieri all’università Cattolica di Milano.
Quella che è entrata in crisi, si legge nell’indagine, non è la finanza, ma un modello di vita, ed è un processo iniziato molti anni prima dei crack borsistici.
La crisi c’è, ma non a tutti i livelli, e il consumatore italiano ha scelto lo sport come momento di relax e svago soprattutto in ambito televisivo.
Per la prima volta dopo anni aumentano gli spettatori del campionato italiano di calcio (+8,93% fino all’11ima giornata), gli spettatori del basket (+4,34%), così come quelli del volley (+8,21%). Sul fronte aziendale se da un lato sono continue le notizie di fallimenti e ridimensionamenti, nello sport la Lega calcio ha firmato con Infront Italy un contratto garantito da 900 milioni di euro l’anno, contro i 715 mln raccolti nella stagione 2007-2008; gli spettatori televisivi del Superbowl, negli Stati Uniti, sono aumentati di un milione (da 97,4 a 98,4), e l’investimento pubblicitario è cresciuto del 20%; la Petronas, infine, ha allargato i suoi investimenti entrando nelle moto (Rossi e la Yamaha) con un investimento di 20 mln di euro per tre anni.
Se le aziende (ma non tutte) sono incerte, il pubblico, invece,  riafferma forte la sua propensione verso lo sport, che caratterizza questa difficile fase della nostra vita.

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Marcel Vulpis

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