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Per la Fisi, sospensione attività scelta doverosa. Da subito massimo impegno a supporto dell’attività e del sistema montagna.

(di Claudia Giordani) – Dal 9 marzo attività sportiva sospesa, compresi gli allenamenti, per tutte le discipline federali in ogni ordine e grado. “Non è stata certo una decisione facile da prendere – ha detto il presidente FISI, Flavio Roda – ma è una scelta necessaria per la tutela della salute di atleti e tecnici in questo momento di grande espansione del Covid-19. Si tratta di una scelta responsabile che la Federazione assume, forse penalizzante per molti atleti, soprattutto i più giovani, ma che mi auguro possa permetterci di ripartire al più presto”. In diretta Facebook con grande dispiacere, ma con parole di attenzione per il mondo agonistico e sportivo, il Presidente Flavio Roda ha esaminato la situazione alla luce delle ulteriori misure contenitive e restrittive previste dal DCPM dell’8 marzo.

“Ci fermiamo ad eccezione degli atleti delle varie discipline già presenti sui territori di gara di Coppa del Mondo e dei Mondiali juniores. Il momento è difficile: gli spostamenti sono complicati e i nostri atleti sono quasi discriminati. Importante tutelarli per metterli nelle condizioni di terminare al meglio la stagione.”  Al primo posto certo l’agonismo e il conforto rivolto al futuro con le rassicurazioni per affrontare le conseguenze tecniche a tutti i livelli quando tutto ripartirà. “La rinuncia alle finali dello sci alpino a Cortina può essere stimata in oltre 10 milioni di euro. Con ricadute inestimabili sull’immagine del Sistema Italia. L’interesse mondiale era altissimo, ma i vincoli dei Governi stranieri altrettanto stringenti. Nulla ha potuto il peso della nostra nazione, la prima al mondo per numero di eventi organizzati e per attività degli Sci Club.” Le perdite dello stop anticipato però non condizioneranno il futuro dei giovani, perché la Federazione da subito metterà in campo il massimo impegno a supporto dell’attività. “Stiamo anche valutando compensazioni economiche per coloro che si sono esposti per l’organizzazione di gare o altre situazioni particolari.”

La priorità in questo momento rimane l’aiuto al sistema sanitario nazionale, non sarebbe stato corretto continuare. “Prepariamoci al meglio per il grande lavoro che ci aspetta alla ripartenza. Riflettiamo bene sugli aspetti tecnici e sul futuro del nostro mondo. Insieme, dialogando con tutti, ci riprenderemo. Siamo già al lavoro per definire un piano di rilancio che ci permetterà di essere pronti e di superare presto l’emergenza.” Anche del settore turistico, davvero in grande sofferenza. “La Fisi è al fianco di tutti gli operatori. Sulla chiusura degli impianti di risalita e il recupero dei turisti stranieri anche il Governo dovrà intervenire.”

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Redazione

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