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Olimpiadi – Rettifica News Mizuno – Torino2006

In riferimento alla notizia dello scorso 11/02/2006, da noi redatta e pubblicata, dal titolo "Olimpiadi – Torino 2006: primi casi di ambush marketing" riceviamo dalla Alto SpA (distributrice per l’Italia degli articoli sportivi del marchio giapponese Mizuno)  e pubblichiamo la seguente richiesta di "rettifica" sulla notizia in esame:

La Mizuno intende puntualizzare che:

A) Mizuno è orgogliosa di essere il fornitore ufficiale del CIO, a decorrere dal 1997; i membri del Cio, lo staff ed i relativi membri della commissione, incluso il Dott. Pescante, sono tenuti ad utilizzare uniformi realizzate da Mizuno per il CIO durante tutto il periodo dei Giochi Olimpici;

B) il termine ambush-marketing, previsto dalla legge 167 del 17/08/2005, ha una connotazione negativa e presuppone, tra l’altro, la volontà di un soggetto di intraprendere attività di commercializzazione parassita, al fine di ricavare un profitto economico: circostanza, questa, del tutto esclusa dal caso in specie, e contrariamente da quanto rilevato nell’articolo, assolutamente non verificatasi;

C) la circostanza per la quale la pubblicità effettuata è "assolutamente involontaria", come da Voi (Sporteconomy.it, ndr) espressamente riconosciuto, esclude qualsiasi tipo di responsabilità di Mizuno e, in ogni caso, non può per contro fondare alcun caso di ambush marketing che, per sua natura, presuppone la volontarietà del comportamento di chi lo pone in essere: circostanza, questa, da escludersi nella maniera più categorica.

Nota del Direttore responsabile dell’agenzia stampa SPORTECONOMY.IT:

Teniamo a precisare che, probabilmente, il termine "ambush marketing" era sicuramente un po’ forte, ma non vi era alcuna intenzione di offendere il marchio Mizuno.

Nell’intenzione di chi ha scritto l’articolo si voleva solo sottolineare come la presenza di una audience record (2 miliardi stimati di spettatori) in occasione della Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, sia stata capitalizzata al massimo da Mizuno, fornitore delle divise del Cio e non del Toroc (Com. Organizzatore olimpico) o di un’altra Federazione sportiva olimpica, che può contare (come è facile immaginare) su una forte presenza degli atleti in gara.

Pertanto, l’articolo era un apprezzamento alla strategia di Mizuno, non un’offesa. Ma la rettifica fa parte dell’etica di questa professione e della deontologia personale. L’intervento del presidente della Alto SpA (Luca Altissimo), ricevuto dalla ns redazione lo scorso 13 marzo, non poteva non apparire sulle ns pagine. Ed è per noi un onore, a conferma dell’alto profilo degli utenti che ci seguono numerosi ogni giorno online, ospitarlo.

Marcel Vulpis (direttore responsabile Sporteconomy.it)

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Marcel Vulpis

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