Olimpiadi

Olimpiadi – Al via la XXIX edizione dei Giochi estivi

E’ un’Olimpiade ricca di contraddizioni quella che si apre a Pechino tra meno di 24 ore. Per gli addetti ai lavori sarà l’edizione dei Giochi più seguita nel mondo. Si stima, infatti, che 5 miliardi di persone si collegheranno in tv, per almeno un minuto, fino al prossimo 24 agosto.

Un miliardo di spettatori verrà raggiunto solo da China central television (Cctv), che gestirà, a livello nazionale, il palinsesto di gare. Saranno anche i Giochi più costosi nella storia di questa competizione: più di 2 miliardi di euro per l’organizzazione dell’intera kermesse.

Sul terreno dell’immagine ci sono tre grandi punti interrogativi, che pesano come macigni sul buon esito della rassegna: il rispetto dei diritti umani (con la crisi del Tibet in prima fila), l’ombra del doping e il timore di attacchi terroristici soprattutto da parte islamica.

L’unica certezza è che la Cina, attraverso Pechino 2008, vuole dare un nuovo corso al proprio sviluppo economico-internazionale. La Repubblica popolare cinese, infatti, è il mercato che sta crescendo più velocemente nel mondo.

E’ al secondo posto nel segmento automobilistico, nei beni di lusso ed è il primo per utenze nelle telecomunicazioni (attivi più di 650 milioni di telefoni cellulari).

Per le aziende straniere-sponsor è un’opportunità irripetibile per mettersi in luce in un Paese destinato a crescere ulteriormente nei prossimi dieci anni, potendo contare sui benefici valoriali dell’abbinamento a cinque cerchi.

Politica e sport a parte, l’Olimpiade di Pechino è un contenitore economico del valore globale di 28.5 miliardi di euro, considerando in questa cifra gli investimenti diretti e indiretti collegati all’organizzazione di un evento multimediale così complesso. Di sicuro Pechino 2008 sarà la kermesse sportiva del secolo. A sostegno questa tesi i numeri della XXIX edizione.

La “torta” dei Giochi. I diritti tv fanno la parte del leone.

Il budget organizzativo delle XXIX Olimpiadi estive è superiore ai 2 miliardi di euro. Coperto principalmente dai diritti media (44% della cifra totale) e dalle sponsorship (25%). Il resto arriverà da lotterie e giochi (11%), biglietteria (8,6%), investimenti governativi (6%), licensing (3%), oltre che da fornitori ufficiali, numismatica e filatelia (2.4%). I diritti tv rappresentano ancora la più importante fonte “olimpica” di ricavi.

Secondo le stime dei network stranieri saranno prodotte più di 3.800 ore nei 15 giorni di gare. In occasione dei Giochi di Torino (ultima edizione delle Olimpiadi invernali) il valore dei diritti televisivi ha raggiunto 1,8 miliardi di euro. Il 49% delle entrate collegate alla televisione sarà assegnato al Comitato organizzativo locale (il Bocog), mentre il restante 51% sarà ripartito tra altre istituzioni olimpiche, quali i comitati nazionali e le federazioni sportive internazionali (una piccola percentuale è destinata anche al Cio).

Il network americano Nbc ha pagato 516 milioni di euro per trasmettere questa edizione storica dei giochi. Ai diritti televisivi si aggiungono gli 800 milioni di euro legati alle sponsorship, biglietterie e licensing.

Gli organizzatori prevedono di guadagnare ulteriori 600 milioni di euro dalle iniziative di marketing. Proprio quest’ultima voce contribuirà a centrare il risultato di 1.4 miliardi di euro di utile netto.

Un vero e proprio record per le Olimpiadi, che, per tradizione, lasciano sempre un’eredità economica “negativa” sul territorio.

Pechino fa il pieno di sponsor

In totale saranno 67, inclusi i 12 di profilo mondiale collegati al Cio. In ambito “nazionale” saranno 21. Circa dieci sponsor locali (tra questi Haier, Bhpbilliton, YanJing beer, Ups China, Budweiser China, Tsingtao, Sohu.com) e 11 «Beijing 2008 partner»: Adidas China, Air China, Bank of China, Sinopec, China mobile, State grid (energia), Cnpc (China national petroleum corp.), Volkswagen, Picc (corporate governance), Johnson&Johnson e Cnc (Chinanet.com). Nel parterre degli sponsor di Pechino 2008 devono essere compresi anche 19 fornitori ufficiali e 15 fornitori esclusivi.

Adidas, già leader di mercato in Giappone e India nello sportswear, non ha avuto dubbi nell’investire 100 milioni di euro per essere partner tecnico di Pechino, dopo l’esperienza positiva di Atene 2004.

Il sodalizio olimpico sarà per la casa tedesca un volano per crescere in notorietà di marca e superare la concorrenza della Nike, oltre che di Li-Ning (leader assoluto in Cina nell’abbigliamento sportivo e calzature) in ambito domestico.

I maggiori investimenti portano la firma dei “top sponsor” del Cio: Coca-Cola, Atos Origin, General Electric, Johnson&Johnson, Kodak, Lenovo, Manulife, McDonald’s, Omega, Panasonic, Samsung e Visa. L’investimento medio è vicino ai 100 milioni di euro nell’arco del quadriennio olimpico, ma il rapporto tra investimento in sponsorship e l’abbinamento pubblicitario di supporto è, ormai, di 2 a 1. Per ogni euro speso per fregiarsi della scritta “proud to be partner” ne vengono allocati altri due in pubblicità su scala internazionale.

Da Sydney 2000 ad oggi solo Atos Origin, Lenovo e Manulife hanno sostituito altri marchi mondiali nei rispettivi settori, segno della bontà dell’investimento sponsorizzativi gestito centralmente dall’area marketing del C.i.o. Un tasso di fedeltà, superiore alla media, difficilmente presente in altri grandi eventi sportivi. Gli analisti iniziano, però, a puntare l’indice sul costo eccessivo di questa tipologia di abbinamento. Per molti, nonostante i proclami trionfalistici, le Olimpiadi di Vancouver (Canada/2010) e Londra (Inghilterra/2012) rischiano di soffrire proprio nel settore delle sponsorizzazioni, seconda voce di ricavi in termini assoluti.

I colossi del largo consumo infatti potrebbero decidere di utilizzare diversamente i propri budget (la concorrenza dei grandi eventi di calcio è sempre in agguato), pur riconoscendo l’alto contenuto valoriale dei Giochi.

Gli investimenti  infrastrutturali a supporto dell’evento

Ben 22.5 miliardi di euro sono stati spesi per realizzare il progetto olimpico di Beijing 2008, tra impianti, trasporti e tutela ambientale. Una cifra mai investita, prima d’ora, per portare avanti la macchina organizzativa dei Giochi.

Il National stadium, costato più di 230 mln di euro, sarà la costruzione di maggior fascino architettonico: il prossimo 8 agosto 2008 alle ore 8,08 l’impianto hi-tech darà il via ufficiale ai Giochi. Disegnato dagli architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron la struttura potrà ospitare 91 mila spettatori (scenderà a 80 mila posti subito dopo l’Olimpiade). Complessivamente Pechino ha realizzato ben 107 aree (31 per le gare e 76 per gli allenamenti). Sei sono fuori Pechino: Qingdao per la vela; Hong Kong per l’equitazione; Tianjin, Shanghai, Shenyang e Qinhuangdao per le eliminatorie del torneo olimpico di calcio, dove sarà presente anche la selezione italiana guidata dal binomio Casiraghi-Zola.

Dati contrastanti sulla biglietteria

Ufficialmente i tagliandi di ingresso agli impianti sedi di gare sono 12 milioni. Secondo i dati ufficiali forniti dal Bocog, invece, sono stati venduti solo 7 milioni sia a livello nazionale, sia in ambito internazionale. Per gli organizzatori sono ormai terminati. L’ultima tiratura di biglietti, circa 250 mila pezzi, è stata oggetto di un contenzioso che ha creato scintille nella città di Pechino, dove oltre 30 mila persone hanno letteralmente invaso le aree di vendita. Il 58% dei biglietti collocati sul mercato (soprattutto on-line) ha un costo non superiore agli otto euro, mentre il biglietto più caro è quello legato alla cerimonia di apertura: 411 euro. In totale il Bocog incasserà da questa voce circa 170 milioni di euro.

Gli addetti ai lavori stimano che i cinque milioni di biglietti mancanti all’appello (rispetto alla tiratura iniziale), in stragrande maggioranza, siano stati ceduti agli sponsor (nazionali e internazionali) sulla base degli accordi commerciali siglati con il Bocog e il Cio.

Un ulteriore dato interessante è stato il costo di realizzazione dei biglietti olimpici, pari a 54.86 milioni di yuan, la moneta cinese utilizzata per gli scambi commerciali. In totale circa 5 milioni di euro per dotare la biglietteria ufficiale dell’innovativo sistema Rfid per la lettura ottica. Una spesa necessaria per garantire ai turisti-spettatori il livello massimo di sicurezza, un obiettivo primario da raggiungere ad ogni costo.

 

Box – Pechino 2008 in cifre

12 – i top sponsor del Cio;

15 – i giorni di gare ufficiali;

12.2% – la crescita annua del Pil cinese nell’ultimo quinquennio;

28 – le discipline;

29 – il numero della rassegna olimpica estiva di Pechino;

67  – il totale degli sponsor olimpici;

107 – le aree aperte per la gestione delle gare e degli allenamenti –

205 – le delegazioni olimpiche;

302 – le gare che assegneranno medaglie;

949 – le medaglie complessive (considerando gli ori, gli argenti e i bronzi);

3.800 – il numero di ore di messa in onda;

11.446 – gli atleti in gara;

91 mila – gli spettatori presenti al National stadium in occasione dell’inaugurazione dell’8 agosto;

600 mila – i posti di lavoro creati su base annua dal 2001 ad oggi;

12 milioni – i biglietti stampati dal Bocog;

170 milioni – il valore dei ricavi attesi nel ticketing;

516 milioni – il costo pagato dal network Nbc per assicurarsi i diritti tv dell’evento;

800 milioni – i ricavi attesi dalle sponsorship, biglietteria e licensing;

900 milioni – i costi di realizzazione dei siti olimpici;

1.4 miliardi* – l’utile netto previsto dagli organizzatori al termine dei Giochi;

2 miliardi – il budget gestionale stimato dalla macchina organizzativa del Bocog;

5 miliardi – le persone che seguiranno nel mondo almeno per un minuto “Pechino 2008”.

28.5 miliardi – il costo globale della realizzazione del format Olimpiadi (includendo gli investimenti infrastrutturali).

 fonte: ItaliaOggi

Previous post

Eventi - I numeri/budget dei Mondiali di calcio - SudAfrica 2010

Next post

Sport&Tecnologia - Una fibra rivoluzionaria per i maratoneti olimpici

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *