Serie B

Nasce B Futura, per lo sviluppo e la riqualificazione infrastrutturale

Una vera e propria attività di supporto, con un’operazione di sistema che favorisca la riqualificazione e l’ammodernamento, di stadi già esistenti o la realizzazione di nuovi impianti. Un progetto rivolto alle altre strutture di proprietà dei club, come i centri sportivi dedicati anche alle attività dei settori giovanili. Un’operazione, quella della Lega Serie B, che parallelamente prosegue anche sul fronte istituzionale, attraverso la sensibilizzazione governativa e parlamentare per superare l’attuale incertezza legislativa.

L’obiettivo della piattaforma di primo livello è, come detto, quello di aiutare le società ad affrontare il problema infrastrutturale, attraverso l’elaborazione di un modello: fornendo certezze sul procedimento amministrativo, nel rapporto fra club ed enti locali, proponendo uno schema razionale, cioè dimensionato alla realtà, rispettoso dell’ambiente, tecnologicamente all’avanguardia e fondato su un business plan sostenibile e in grado di essere finanziato da risorse private.

Per fare questo la Lega Serie B ha coinvolto alcuni soggetti istituzionali, e un advisor, per preservare l’iniziativa, in questa prima fase, da rischi di caratterizzazione commerciale. La partecipazione, inoltre, al progetto dei Ministeri Infrastrutture e Trasporti, Sviluppo Economico Ambiente rappresenta per la piattaforma una garanzia di affidabilità ed efficienza. Alla Lega farà capo il coordinamento del comitato tecnico e dei rispettivi tavoli tematici e, inoltre, il compito di raccogliere, sintetizzare, traslare proposte e risultanze per predisporre una piattaforma di secondo livello.

L’obiettivo ultimo della Lega Serie B, infatti, è costruire una vera e propria struttura operativa, che assuma il ruolo di sviluppatore di progetti da realizzare con i club e i partner interessati.

Sono cinque i partner che accompagnano la Lega Serie B in questo progetto, oltre all’advisor dell’operazione KPMG. Ogni partner si caratterizza ed è funzionale alla collaborazione per ciascuna area di intervento della piattaforma:

1. Analisi del contesto territoriale, con uno studio sugli indicatori economici e socio-demografici nei 22 territori dei club associati, degli aspetti urbanistici, di viabilità e della domanda-offerta delle varie forme di intrattenimento. Con il contributo di Unioncamere.

2. Protocollo d’intesa per definire un percorso standard con gli enti locali, in modo da dare certezza su tempi, modi e condizioni dell’iter amministrativo. Con il contributo di Anci, Associazione nazionale Comuni italiani.

3. Progettazione preliminare standard delle tipologie di infrastrutture elaborate in relazione alle esigenze modulari di dimensionamento e di funzionalità derivanti dall’analisi del contesto territoriale. Con il contributo di Ance, Associazione nazionale costruttori edili.

4. Elaborazione di un modello tecnologicamente all’avanguardia che consenta lo sviluppo di servizi integrati dedicati a sicurezza, energia e telecomunicazioni. Con il contributo di Finmeccanica.

5. Individuazione di strumenti di finanziamento e accesso al credito per la realizzazione del progetto e per la gestione dell’impianto. Con il contributo di Istituto per il Credito Sportivo.

La scelta di presentare B Futura nella sede di Fintecna, ex sede Iri, non è casuale ma, in un luogo simbolo della ricostruzione italiana, la Lega Serie B vuole partire per uno sviluppo infrastrutturale dell’impiantistica sportiva.

Il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi ha sottolineato nel suo intervento come sia fondamentale non lasciare sole le società ma di interpretare le loro esigenze “perché, non dimentichiamolo, sono loro le protagoniste di questo spettacolo e che permettono che questo spettacolo vada avanti. A noi il dovere di creare le condizioni perché ciò avvenga nel migliore dei modi possibili. Vogliamo essere sistematici, concreti e sistemici – ha detto poi Abodi – non siamo qui a presentare una pubblicazione ma un modello di sviluppo infrastrutturale. Lo stadio è la casa del calcio, noi vogliamo dare l’opportunità ai club di agire. B Futura nasce a prescindere dall’approvazione del disegno di legge sugli stadi anche se troverebbe un beneficio nel caso questa venisse licenziata dal Parlamento. Il nostro è un progetto di sviluppo presentato in un luogo simbolo della ricostruzione italiana”. Abodi ha poi concluso il suo intervento citando una frase di Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry “a cui ci siamo ispirati mentre ragionavamo su B Futura ‘Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito’.

Durante la presentazione è intervenuto anche il presidente federale Giancarlo Abete che ha riconosciuto in questa iniziativa la “dimensione del fare, del costruire, dinamica che deve prevalere sempre sulla critica. La Lega Serie B sta portando avanti un progetto sistemico di alleanze con imprese che sono in patrimonio per il Paese per un problema, quello infrastrutturale, che attanaglia tutti i settori. Noi per quanto ci riguarda siamo chiamati a fare la nostra parte nel calcio. Dobbiamo partire da una logica diversa da quella che oggi riguarda gli stadi, non solo prevenzione di fatti impropri, ma anche preoccupazione che diventino realtà economico e sociale. Dobbiamo essere rispettosi verso chi ci rappresenta, tuttavia non possiamo non auspicare la conclusione dell’iter per l’approvazione della legge sugli stadi perché non dimentichiamolo qui c’è un problema: la Nazionale italiana non può giocare partite ufficiali in tantissime regioni d’Italia e in B può farlo solo a Modena, unica città in Emilia Romagna, così come non può farlo in regioni ricche e importanti come Veneto, Sardegna, Puglia”.

Durante la presentazione ha parlato anche il direttore generale della Lega Serie B Paolo Bedin cha ha fornito dati comparativi fra la seconda lega italiana e quelle europee: “Noi abbiamo un tasso di occupazione stadi del 33,5% contro il 57 inglese, mentre la nostra media spettatori a giornata è 6.128 contro i quasi 18mila di Inghilterra e Germania. 13 stadi su 22 della B hanno la pista di atletica e 15 su 22 la copertura solo la tribuna”.

Dopo il videosaluto del ministro dell’Ambiente Corrado Clini: “Abbiamo interesse a collaborare con questo progetto anche perché va nella direzione di una sostenibilità ambientale con effetti pratici sulla spesa pubblica e sul buon esempio per tutti gli altri settori”, ha preso la parola il Capo dipartimento del Ministrero delle Infrastrutture Domenico Crocco che ha annunciato l’imminente approvazione del disegno di legge sugli stadi: “Siamo in dirittura d’arrivo”. 

Il vicepresidente di Unioncamere Giancarlo Cremonesi ha parlato di B Futura come “uno dei rari esempi in Italia dove si parte dal principio e non dalla fine”, mentre il Consigliere delegato per lo Sport e il Turismo dell’Anci, Comuni italiani, Roberto Pella ha detto che già “quattro sindaci hanno chiesto un appuntamento con l’intenzione di dare operatività a questo progetto, mentre affermo con dispiacere che la legge sugli stati ci sta un po’ stancando per il continuo protrarsi dell’approvazione”.

Andrea Sartori, responsabile sport advisor di Kpmg ricorda come questo progetto ribalta l’approccio comune: “A volte si sono spesi milioni di euro per progetti senza studiarne la fattibilità e il contesto”.

Antonio Gennari di Ance, costruttori, ha detto che nel recupero di aree e territori degradati della città non fanno eccezione gli stadi, mentre il Chief technical officier di Finmeccanica Lorenzo Fiori ha parlato di come la sua azienda può contribuire al progetto in termini di sicurezza, telecomunicazioni e sostenibilità ambientale. Infine Paolo D’Alessio, commissario straordinario dell’Istituto di Credito sportivo, ha assicurato che l’Ics sarà a fianco della Lega Serie B su questo progetto. 

La Lega Serie B intende dare una risposta concreta al problema infrastrutturale che riguarda gli stadi delle 22 società associate e, più in generale, le strutture sportive. Lo fa con B Futura, una piattaforma di sviluppo alla quale possano accedere le società della Lega Serie B e, in una fase successiva, anche gli altri club professionistici.

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