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MEDIAPRO ADOTTA MISURE STRAORDINARIE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA CORONAVIRUS 

(di Marco Casalone) – Mediapro, il gruppo audiovisivo spagnolo con sede a Barcellona, a causa dell’emergenza legata alla diffusione del virus COVID-19 in Spagna ha reso pubblico il contenuto di un Temporary Employment Regulation File (ERTE, un file di regolamento temporaneo dei rapporti di lavoro), che riguarderà oltre 1.200 lavoratori dell’azienda.
L’ERTE è uno strumento che consente alle imprese spagnole di sospendere i contratti di lavoro o di ridurre le ore del personale a tempo indeterminato e di ottenere dallo stato il pagamento di una parte dei salari dei dipendenti per motivi di “forza maggiore”; è stato un portavoce della stessa società a spiegare come “il Mediapro ERTE sia una decisione difficile ma necessaria per preservare la nostra attività ed il massimo numero possibile di posti di lavoro: non appena la situazione sarà tornata alla normalità tutti i lavoratori torneranno regolarmente alle loro mansioni”.
Anche se il provvedimento riguarderà solamente il personale attivo in Spagna (con i membri del consiglio di amministrazione che subiranno tagli al salario del 50%, contrariamente ai lavoratori meno pagati che continueranno a ricevere la totalità del loro stipendio), Mediapro ha già annunciato di voler attuare misure simili in ognuno dei trentasei paesi in cui ha uffici (ovviamente in conformità con le leggi di ciascuno stato).
Come molte altre imprese del settore anche Mediapro ha risentito negativamente degli effetti causati dalla pandemia, in particolar modo per la cancellazione o il rinvio di eventi sportivi di cui il broadcaster deteneva diritti di trasmissione in esclusiva come La Liga spagnola e la Primera Liga portoghese.
Circostanze che non contribuiscono a migliorare la condizione economica del gruppo, che negli ultimi dodici mesi ha visto sì un aumento di due milioni di euro di utili ante oneri finanziari (da 222 a 224 milioni), ma ha anche fatto registrare un calo dei ricavi annuali da 1,97 a 1,82 miliardi di euro: un risultato al di sotto delle attese e che la società ha attribuito principalmente alla scadenza del contratto sui diritti audiovisivi della Liga ed all’esborso di 780 milioni di euro affrontato per l’acquisizione di otto pacchetti per la trasmissione dei match della Ligue 1 francese a partire dalla stagione 2020/2021 e fino al termine di quella 2023/2024
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