Liverpool, lo specchio del divario tra Premier League e gli altri top campionati europei.

(di Davide Pollastri) – L’ultima sessione estiva di calciomercato ha visto i “Reds” controllati dal Fenway Sports Group investire 483,68 milioni di euro, una cifra mai spesa da nessuna squadra prima d’ora. Nella top ten dei club più spendaccioni, alle spalle del club del Merseyside, altre 8 inglesi e una tedesca (il Bayer Leverkusen). La prima delle italiane è il Milan, con i 164 milioni spesi per vestire di rossonero dieci nuovi giocatori
Con la vittoria per 3-2 sull’Atletico Madrid è iniziata la UEFA Champions League 2025-2026 del Liverpool, la squadra che più di ogni altra ha investito sul mercato e che, al pari di Barcellona, Arsenal e PSG, parte con i favori dei bookmakers per la conquista del torneo, la cui finale si giocherà il 30 maggio 2026 alla Puskás Aréna di Budapest.
La sontuosa campagna acquisti dei 6 volte campioni d’Europa è stata finanziata da alcune cessioni importanti (su tutte quella di Luis Díaz, ceduto al Bayern Monaco per 70 milioni di euro) e dal Fenway Sports Group, la holding statunitense con un patrimonio stimato in 10,40 miliardi di dollari che dal 2010 controlla il club.

Investendo oltre 480 milioni di euro il Liverpool si è così assicurato otto nuovi elementi, tra i quali spiccano i tre affari più costosi dell’intera sessione: Alexander Isak, pagato 144,5 milioni, Florian Wirtz, pagato 136 milioni, e Hugo Ekitike, pagato 91 milioni.
Tuttavia, gli investimenti del Fenway Sports Group — classificato dal magazine Forbes al quarto posto tra i 25 “imperi” sportivi di maggior valore al mondo — non rappresentano un caso isolato nel panorama della Premier League, campionato che da solo spende più delle altre quattro principali leghe europee (Liga, Bundesliga, Ligue 1 e Serie A).
La top ten dei club che più hanno investito nel corso dell’ultima sessione di calciomercato (graduatoria stilata coi dati del portale Transfermarkt), vede infatti, alle spalle del Liverpool, il Chelsea con 328,16 milioni, l’Arsenal con 293,5 milioni, il Newcastle con 288,85 milioni, il Manchester United con 250,7 milioni, il Nottingham Forest con 236,9 milioni, il Tottenham con 210,6 milioni, il Leverkusen (unica non inglese della classifica) con 198,15 milioni, il Sunderland con 187,5 milioni ed infine il Manchester City con 176,9 milioni.
Fuori dalla top ten il Real Madrid (che ha speso “solo” 167,50 mln di euro), il Barcellona (27,50 mln), il Bayern Monaco (88,80 mln) e le principali squadre della Ligue 1 e della Serie A.
Per entrare nel dettaglio del campionato nostrano, a colpire sono soprattutto i 107,45 milioni spesi dall’ambizioso Como dei fratelli Hartono, i due miliardari indonesiani proprietari di Djarum (uno dei più importanti produttori al mondo di sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano).
Quanto detto finora mette in risalto due aspetti principali. Il primo riguarda la Premier League, che può spendere più degli altri quattro top campionati europei grazie a una distribuzione del denaro più equilibrata. I club neopromossi ricevono risorse ingenti e questo consente a tutte le squadre di ingaggiare giocatori di livello, rendendo il campionato più competitivo (il Sunderland, ad esempio, appena tornato in Premier dopo otto anni di assenza, ha potuto investire quasi 200 milioni di euro).
Il secondo aspetto riguarda l’evoluzione del calcio, dove l’attenzione dei club non è più rivolta unicamente ai risultati sportivi, ma anche, se non soprattutto, ai profitti derivanti da sponsorizzazioni, diritti televisivi e merchandising.

Il caso del Como è paradigmatico: da realtà di provincia, il club sta vivendo una trasformazione strategica, sostenuta dalle risorse dei fratelli Hartono, il cui patrimonio ammonta a 48 miliardi di dollari, e da un progetto che sfrutta il fascino del Lago di Como per valorizzare la squadra. L’obiettivo è ambizioso: diventare, in poche stagioni, una realtà di spicco del calcio contemporaneo. I numeri confermano questo percorso: nella stagione 2024-25, il 40% dei ricavi da biglietteria è stato generato da visitatori stranieri, tra cui celebrità come Keira Knightley, Michael Fassbender, Adrien Brody e Jeff Goldblum.
Grazie anche al supporto di marchi internazionali di primo piano, tra cui Adidas, partner ufficiale dalla stagione 2024-2025, il progetto del Como si consolida come un modello di eccellenza, pronto a conquistare un posto di rilievo nel panorama del calcio globale.