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LA SUPERLEGA NON CI STA E ATTACCA: FIFA E UEFA DAVANTI ALLA CORTE EUROPEA
(di Lorenzo Di Nubila) – Dopo le dichiarazioni di Aleksander Ceferin, presidente della UEFA (nella foto insieme al presidente della FIGC, Gabriele Gravina), che, nelle scorse ore, ha escluso un dialogo con Juventus, Real Madrid e Barcellona dopo il caos delle scorse settimane, la Superlega risponde e passa al contrattacco.
L’UEFA e la FIFA sono state infatti portate davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per una violazione delle regole sulla concorrenza dell’Unione Europea. La battaglia, dunque, passa anche sul piano legale.
Tutto risale a poco più di un mese fa, quando le dodici società fondatrici, rimaste poi in tre, affidarono i propri diritti al Tribunale commerciale numero 17 di Madrid che vietava a FIFA, UEFA, Liga e altri campionati di adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti dei promotori della Superlega.
Il suddetto Tribunale aveva sottoposto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea una questione pregiudiziale per chiarire, definitivamente, se UEFA e FIFA infrangessero il principio di libera concorrenza e avessero instaurato una sorta di duopolio nella gestione delle competizioni calcistiche.
Nel mirino delle società della Superlega, dunque, vi è la presunta posizione dominante delle organizzazioni che regolano il mondo del calcio e che spingono affinché il progetto annunciato ad aprile venga completamente smantellato.
Di recente, la UEFA ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti delle tre squadre coinvolte e lo stesso presidente Ceferin ha ammesso l’assenza di un dialogo che possa portare ad una risoluzione del problema in breve tempo, preannunciando così una battaglia che si prospetta infuocata in ogni sede.
Sempre nell’ultima settimana, anche il patron del Paris Saint-Germain si è espresso nei confronti della Superlega, affermando: “La Superlega non aveva a cuore difendere gli interessi del calcio. I cambiamenti possono esserci, ma non rompendo la tradizione per un club di sognare i propri traguardi. La Champions è un marchio che va preservato”.
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