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La NHL sospende gli accordi commerciali con la Russia

(di Emanuele de Laugier) – Il mondo sportivo russo ha subito un altro duro colpo dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, infatti la National Hockey League (NHL) ha dichiarato ufficialmente la sospensione di tutti i suoi accordi commerciali con la Russia.

Poiché l’hockey su ghiaccio è un sport molto popolare nella Federazione Russa, negli ultimi anni la NHL aveva lavorato per stabilire una serie di importanti partnership nel territorio di Mosca e nella Comunità degli Stati Indipendenti (CSI).

In particolare, il massimo torneo di hockey su ghiaccio del Nord America aveva nominato la “Liga Stavok” come suo partner di scommesse sportive a settembre dello scorso anno, con l’azienda che era diventata il primo bookmaker ufficiale della NHL in Russia e nella regione della CSI.

Inoltre, l’emittente russa Yandex aveva recentemente esteso il suo accordo sui diritti di trasmissione televisiva come principale distributore dei contenuti della NHL in Russia. A seguito della dichiarazione della lega nordamericana, entrambi questi accordi saranno considerati nulli, almeno temporaneamente.

Il massimo torneo di hockey su ghiaccio del Nord America ha aggiunto: “Rimaniamo anche preoccupati per il benessere dei giocatori russi, che giocano nella NHL per conto delle loro franchigie, ma non per conto della Russia. Comprendiamo che gli atleti e le loro famiglie si trovano in una posizione estremamente difficile”.

Inoltre, la NHL ha confermato che sta interrompendo qualsiasi considerazione sul rendere la Russia sede per eventuali eventi che la coinvolgono, una mossa in linea con il pensiero attuale del mondo dello sport. Alcuni esempi di questa tendenza sono la UEFA che ha deciso di spostare la sede della finale di Champions League 2021/22 da San Pietroburgo a Parigi e la FIFA che ha escluso la nazionale di calcio russa dai playoff per il Mondiale del Qatar. Inoltre, la Formula 1 ha deciso di cancellare non solo il Gran Premio di Sochi in programma per il 25 settembre, ma anche tutte le prossime edizioni del GP di Russia.

A queste organizzazioni sportive si è aggiunto anche il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) che, nella notte italiana tra il 2 e il 3 marzo, ha deciso di escludere gli atleti russi e bielorussi dalle Paralimpiadi di Pechino 2022, ribaltando la decisione presa solo poche ore prima di permettere la loro partecipazione.

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Redazione

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