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Intervista a Giovanni Delfino (AD di Tatuus). L’azienda lombarda al fianco della F1 Academy e leader globale nella fornitura di monoposto

(di Marcel Andrè Vulpis) – Nei giorni scorsi l’agenzia Sporteconomy ha analizzato il progetto della “F1 Academy” (stagione sportiva 2024) dedicato esclusivamente a driver-donne con il sogno (futuro) del debutto in Formula Uno. In questo “viaggio” nei motorsports di segno rosa siamo entrati in contatto con Tatuus, marchio rigorosamente italiano (con sede a Lainate, in Lombardia). Una realtà nata nel 1980, che, di anno in anno, è cresciuta portando, in giro per il mondo, l’eccellenza della tecnologia italiana applicata al mondo dei motori. Oggi è stabilmente inserita in un gruppo, di cui fanno parte anche Autotecnica Motori e Breda Racing. Per capirne di più abbiamo deciso di intervistare Giovanni Delfino Ceo di Tatuus (nella foto sotto)

Una immagine recente di Giovanni Delfino, AD Tatuus

D: Quali sono stati i criteri che hanno portato la Formula 1 a scegliervi come casa costruttrice per le monoposto della “F1 Academy”? Per quanti anni sarete fornitori della prestigiosa serie femminile?

R: Tatuus è, da diversi, anni leader globale nella progettazione, produzione e fornitura di monoposto per Formula 4 e Formula 3 Regional, le categorie che si trovano alla base della piramide delle monoposto sia in ambito FIA che in ambito IMSA. Sono 23 i campionati di tutto il mondo, che, nel 2024, correranno sulle nostre vetture, una diffusione che non ha pari e della quale siamo profondamente orgogliosi. Riuscire a progettare e costruire un così alto numero di modelli diversi, garantendo allo stesso tempo a team e campionati non solo la fornitura di componenti di ricambio, ma anche assistenza diretta in pista di meccanici e ingegneri è qualcosa che ci caratterizza e ci impegna quotidianamente.
Credo che questi siano solo alcuni dei motivi per cui anche Formula 1 Academy ha, da subito, deciso di riporre la propria fiducia in noi, affidandoci la fornitura pluriennale delle sue vetture. Una scelta che ci ha onorato e ci ha spinto a lavorare con grande impegno per soddisfare le necessità specifiche del campionato. Per questo abbiamo progettato una versione della T-421 diversa da quella standard, dotando la monoposto di ali anteriori e posteriori che ricordano nelle forme laerodinamica delle Formula 1. Un grande impegno sia a livello di design e progettazione che a livello produttivo, che ha dato però i suoi frutti già nel corso della prima stagione. In pista si è infatti vista una versione della nostra Formula 4 particolarmente bella ed efficace per le giovani atlete che si sfidano in un campionato che rappresenta al tempo stesso anche una vera e propria missione di inclusione, alla quale desideriamo contribuire a lungo.

Narac Raphael, Tatuus F.4 T421 #76 – courtesy of press office Tatuus

D: Su quali linee di business si muove attualmente Tatuus?

R:Il core business di Tatuus sono sicuramente le monoposto,Tatuus_Pantone_small.png e i ricambi, per Formula 4, Formula 3 Regional e per le categorie equivalenti come la stessa F1 Academy, ma anche GB3, EuroCup-3 e la Road to Indy statunitense. La T-421, monoposto di Formula 4 di ultima generazione, è nata nel 2021 e raggiungerà nelle prossime settimane il traguardo delle 300 vetture assemblate allinterno del nostro HQ, situato a Lainate sul confine con Arese, su un suolo storico per il motorsport italiano che per decenni ha ospitato le strutture di Alfa Romeo.
Circa 300 monoposto in circa due anni sono un vero e proprio record, che rappresenta bene la crescita e la diffusione che la categoria, organizzata a livello nazionale, ha raggiunto nel mondo. Tatuus non vive però solo di Formula 4: in assemblaggio si possono trovare contemporaneamente anche “Formula Regional” per il campionato Europeo, per quello Mediorientale e per quello Neozelandese, ma anche vetture per GB3, EuroCup-3 e per le tre categorie americane della USF Road to Indy.
Non solo: per spiegare le linee di business di Tatuus è necessario allargare lo sguardo al gruppo del quale il marchio fa parte, che comprende anche Autotecnica Motori e Breda Racing. Una holding che si è formata a cavallo tra il 2017 e il 2018 e che si propone oggi al panorama motoristico globale come uneccellenza nellambito delle competizioni e al tempo stesso come un one stop shop”, nel quale la capacità di engineering e produttiva congiunta delle tre aziende permette a clienti di tutto il mondo di realizzare i propri sogni motoristici, con progetti tailor made che comprendono telai, aerodinamica, motore, componentistica e strumentazione fin dalle prime fasi di ogni progetto.

Narac Raphael, Tatuus F.4 T421 #76 – courtesy of press office Tatuus

DIl vostro fatturato è concentrato solo in Italia o anche allestero e in quali paesi?

R: LItalia rappresenta un mercato importante e ci poniamo ogni giorno lobiettivo di rappresentare con orgoglio la tradizione motoristica tricolore, ma il business di Tatuus e del gruppo è distribuito in tutto il mondo e la maggior parte dei ricavi proviene proprio dallestero. Le monoposto Tatuus, i motori Autotecnica e la strumentazione Breda possono essere trovate in pista in ogni angolo del globo: dalla Nuova Zelanda e lAustralia agli Stati Uniti, passando per il Medio Oriente (Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar), Giappone, Cina, Malesia, Brasile, Messico e pressoché ogni circuito Europeo, inclusi ovviamente quelli italiani come Monza, Imola, Mugello, Misano e Vallelunga.

D: E come si svilupperà, negli anni futuri, il marchio Tatuus?

R: Anche in questo caso parlare dello sviluppo del marchio Tatuus significa parlare anche dello sviluppo e della crescita dellintero gruppo. Uno degli obiettivi è certamente di rinforzare ulteriormente la nostra presenza negli ambiti che già ci vedono al vertice, sia in termini di monoposto, che di motori, strumentazione e componentistica. Nuove vetture, nuovi propulsori e nuove partnership sono in fase di studio e vedranno la luce nei prossimi mesi. Ma lambizione è quella di continuare a crescere, dando ulteriore slancio al percorso intrapreso con successo negli ultimi anni, che ci ha portato a maggio 2023 ad avere una nuova proprietà nel fondo TEC (The Equity Club”). Lampliamento del gruppo, accogliendo nuove realtà in ambito motorsport, e la nascita di nuove business unit allinterno delle realtà già esistenti sono obiettivi che perseguiamo quotidianamente e che da diversi anni garantiscono una crescita di tutto rispetto.

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Marcel Andre Vulpis

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