Infront replica sul bando collegato ai diritti tv della serie B
La dirigenza Infront Italy torna a commentare sul tema dei diritti dopo alcuni articoli apparsi nelle ultime ore sul bando della serie B. Di seguito lo “statement” ufficiale.
Ieri sono stati riproposti, su alcuni quotidiani, gravi, diversi e a questo punto tendenziosi errori, nella ricostruzione e nell’interpretazione di accadimenti riguardanti Infront. Questa volta gli articoli in questione si occupano della Serie B e sostengono che Infront, quale Advisor della Lega cadetta, avrebbe “cucito su Mediaset” e avrebbe “opacizzato” l’invito a presentare offerte delle dirette del Campionato di Serie B.
Le accuse sono all’evidenza infondate, come sarebbe stato agevole cogliere anche solo da una sommaria lettura della documentazione.
Con l’obiettivo di stimolare la concorrenza verso un prodotto da sempre sottovalutato dagli operatori e coinvolgere anche operatori in chiaro come Mediaset e Rai (per le dirette, la Serie B ha incassato in precedenza lo 0,8% della Serie A), Infront ha ipotizzato, nelle sue ricognizioni di mercato, di proporre alla Lega Serie B l’introduzione di trasmissione in chiaro, ipotesi che da sempre era stata valutata positivamente dalla Lega stessa. Successivamente, compiute le opportune valutazioni legali e di merito, si è invece deciso di pubblicare un bando che prevedesse solo diritti a pagamento.
Questo bando si é concluso con l’aggiudicazione a Sky dell’esclusiva dei diritti di tutte le partite del campionato di Lega Serie B.
Si ribadisce dunque la correttezza dell’operato dell’Advisor Infront e il pieno rispetto delle regole previste dalla legge e dalle procedure di invito. L’attività descritta è stata svolta in maniera legittima in ossequio al ruolo di Advisor, che impone a Infront di creare interesse per il prodotto nello studio, nel progetto e nella proposizione dei pacchetti alla Lega, con la finalità di perseguire ricavi e profitto a favore della stessa Lega.
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