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Il Chelsea potrebbe restare senza risorse dopo le sanzioni nei confronti di Roman Abramovich

(di Emanuele de Laugier) – Le spese sontuose di Roman Abramovich hanno portato il Chelsea, squadra della Premier League, a vincere 21 trofei in tutte le competizioni mondiali in 19 anni di gestione. Ora, dopo che il Regno Unito ha sanzionato l’oligarca russo e congelato i suoi beni, il club britannico potrebbe restare senza risorse economiche.

Infatti, nonostante il governo britannico abbia concesso al Chelsea una licenza speciale per operare fino alla fine della stagione, la squadra campione in carica della Champions League avrà dei limiti spesa (20.000 sterline per i viaggi e 500.000 sterline per le partite), chiuderà tutti gli store ufficiali, non potrà più vendere i biglietti per le partite ai tifosi (solo gli abbonati potranno assistere alle partite di Premier League), non potrà acquistare o cedere giocatori durante le sessioni di calciomercato e non potrà rinnovare i contratti dei suoi calciatori.

Inoltre, il governo del primo ministro Boris Johnson ha bloccato, momentaneamente, anche qualsiasi discorso sulla vendita del club. Infatti, secondo l’agenzia di stampa “PA”, l’oligarca russo aveva già ricevuto diverse offerte da oltre 3 miliardi di sterline per il team di Londra, tra cui quelle del magnate svizzero Hansjorg Wyss, dell’investitore americano Todd Boehly e del miliardario britannico Nick Candy.
Ai dipendenti del Chelsea è stato garantito che riceveranno lo stipendio, ma il personale temporaneo non è più obbligato a lavorare durante le partite della squadra.

Tutte queste mancate entrate, e le continue spese, avranno un forte impatto economico sulle finanze del club della Premier League, le cui ultime riserve di cassa segnalate sono di 17.7 milioni di sterline. Invece, l’ultima spesa fatta registrare per gli stipendi è stata di quasi 28 milioni di sterline.

A diminuire ulteriormente i ricavi del Chelsea ci ha pensato la società di comunicazioni Tre, sponsor principale della maglia, che ha sospeso il suo accordo con i Blues. Al momento non ci sono state altre defezioni tra gli sponsor del club inglese, ma bisogna ancora capire quale posizione prenderà il produttore della sua divisa Nike. Mentre Trivago, sito web di ricerca per gli hotel, ha confermato che continuerà a sponsorizzare le maglie d’allenamento della squadra.

Secondo un’analisi del rispettato account di Twitter Swiss Ramble, in 19 anni di gestione di Abramovich, il Chelsea ha realizzato un profitto solo 5 volte e, allo stesso tempo, ha avuto perdite cumulative per 900 milioni di sterline. Il fatturato annuo, invece, è cresciuto da 110 milioni di sterline nel 2003 a 435 milioni di sterline nell’ultimo anno finanziario.

L’unico motivo per cui il Chelsea ha continuato ad operare in questi due decenni è stato grazie ai prestiti, che hanno raggiunto l’importo totale di 1.5 miliardi sterline, pompati nelle sue casse dall’oligarca russo. Questa cifra, come confermato dallo stesso Abramovich, non verrà richiesta come rimborso nell’eventuale vendita dei Blues.
Ora, tuttavia, essendo sotto il controllo del governo britannico, la squadra di Londra non riceverà la stessa cura ed attenzione per i suoi conti finanziari, cosa che si potrebbe ripercuotere nel futuro a lungo termine del club. Per questo motivo, i fan dei Blues sperano che il Chelsea possa cambiare proprietario il più velocemente possibile mentre il team è ancora ai suoi massimi storici sia dal punto di vista economico sia da quello calcistico.

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Redazione

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