Federazioni Italiane

FISI – Diritti Tv: lontano l’accordo con i Comitati organizzatori

I diritti tv, quelli pubblicitari e quelli di marketing, che appartengono al 100% alla Fisi, fino allo scorso anno venivano ceduti agli organizzatori in una quota pari al 70% del totale. Per le prossime cinque stagioni però, la Federazione Italiana Sport Invernali è intenzionata a riconoscere ai Comitati Organizzatori, oltre all’assegnazione della gara e ai diritti promo pubblicitari (commisurabili in circa 2 milioni di euro l’anno), il 55% dei diritti televisivi (con la possibilità di arrivare al 57%) che in totale dovrebbero anch’essi superare i 2 milioni di euro annui, con l’aggiunta di alcuni servizi come l’utilizzo delle piste e delle strutture ricettive per gli allenamenti delle squadre e l’organizzazione di gare minori.

Dal canto loro, invece, gli organizzatori sono irremovibili sulla loro posizione di chiedere il 60% della torta, “a causa delle difficoltà economiche in cui i comitati versano”.

“I comitati fanno fatica a riconoscere l’indubbio impatto che ha una gara di Coppa del Mondo in termini di promozione del territorio e le opportunità che vengono date loro anche in termini di sponsorizzazione. La Federazione non può assumersi le spese della promozione turistica – ha commentato il presidente della Fisi Giovanni Morzenti -. Dovrebbero invece capire che i soldi dei diritti televisivi servono alla Federazione per permettere la crescita di quegli stessi campioni che poi sono i principali artefici, tanto quanto la capacità e la bravura degli organizzatori, della perfetta riuscita di un evento come quello di cui stiamo parlando”.

“Bisogna inoltre considerare che giustamente i Comitati Regionali chiedono una quota del 3% di tali diritti, che sino ad oggi dovevano essere riconosciuti dagli organizzatori, ma che non sono mai stati versati. E’ per questo motivo che d’ora in avanti la Fisi si assumerà direttamente l’onere di riconoscere ai vari comitati questa percentuale – ha concluso Morzenti -. E soprattutto tenere presente che gran parte delle federazioni nazionali dello sci non spartiscono le quote dei diritti con gli organizzatori. Mi auguro comunque che in futuro, anche da parte degli organizzatori, vi sia la disponibilità a collaborare in un clima di dialogo, ad esclusivo favore dello sport agonistico e di base”.

Fumata nera a
Portorose, in Slovenia, al termine dell’ennesimo incontro tra la Federazione
Italiana Sport Invernali e i rappresentanti dei Comitati Organizzatori delle
gare italiane di Coppa del Mondo di sci alpino a proposito dei diritti promo
televisivi.

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Marcel Vulpis

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