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F1: Red Bull Racing-Oracle, accordo “monstre” da 300 mln di dollari

(di Emanuele de Laugier) – La Red Bull Racing, scuderia di Formula 1, ha chiuso un contratto di 5 anni con Oracle, colosso tecnologico statunitense, per i diritti di denominazione del team.

I termini finanziari della partnership non sono stati rivelati, ma, secondo SportsPro, l’accordo dovrebbe essere da 300 milioni di dollari complessivi. Secondo il contratto, la squadra di F1, con sede nel Regno Unito, sarà conosciuta come Oracle Red Bull Racing dall’inizio della stagione 2022, con il marchio dell’azienda tecnologica in primo piano sulla nuova monoposto del team, denominata “RB18”, presentata alla stampa all’inizio di questa settimana.

Il contratto è un’espansione di una partnership già esistente tra la Red Bull e il colosso tecnologico statunitense, che hanno iniziato a collaborare per la prima volta insieme nella scorsa stagione, utilizzando l’infrastruttura cloud di Oracle (OCI).

Oltre a essere utilizzato per il processo decisionale all’interno della scuderia, l’OCI ha consentito alla Red Bull di ridurre significativamente il costo di miliardi di simulazioni che il team ha descritto come “fondamentale” ai fini del bilancio, dato il tetto massimo di spesa imposto dalla Formula 1.
Per la prossima stagione, Red Bull continuerà a fare affidamento sull’OCI in aree come la strategia di gara, lo sviluppo del motore, l’allenamento dei piloti basato su programmi di intelligenza artificiale e l’esperienza dei fan. Ciò includerà anche l’espansione del volume e la varietà di dati da analizzare, nonché l’aumento della velocità con cui vengono eseguite le simulazioni per migliorare le prestazioni di Max Verstappen e Sergio Perez.

Christian Horner, team principal ed amministratore delegato della Red Bull, ha affermato che la partnership rafforzata “mostra la fiducia” che la scuderia di Formula 1 ha in Oracle “per offrire un vero vantaggio competitivo”.
“L’OCI ci ha permesso di prendere decisioni durante i giorni di gara che hanno aiutato Max Verstappen a vincere il Mondiale piloti 2021. Scoprire e reagire rapidamente alle opportunità è fondamentale per il nostro successo dentro e fuori dalla pista ed Oracle è parte integrante di questo sforzo”, ha affermato Horner.
“La Red Bull Racing si è più impegnata di qualsiasi altro team di F1 nell’uso della tecnologia per ottenere un vantaggio, e ciò sta dando i suoi frutti”. Il nostro impegno per questa partnership riflette la nostra convinzione che l’OCI sia un’arma strategica durante i giorni di gara, inoltre contribuisce a creare esperienze emozionanti per i fan ed ha la possibilità di definire il futuro della F1”, ha aggiunto Ariel Kelman, vicepresidente esecutivo e capo del dipartimento di marketing di Oracle.

Il colosso tecnologico statunitense sta anche collaborando con Red Bull Powertrains, una divisione della scuderia, allo sviluppo del motore in vista dell’introduzione dei nuovi propulsori delle monoposto della Formula 1 a partire dal 2026.
La nuova partnership vedrà anche la coppia collaborare al lancio di Oracle Red Bull Racing Esports, un nuovo team di gaming competitivo che utilizzerà l’analisi dati basata sull’OCI per ottimizzare l’assetto dell’auto, migliorare la strategia di gara ed allenare i piloti.

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Redazione

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