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Euro 2016: incremento di 1,2 miliardi di euro per l’economia francese

 

I tornei di calcio come incremento per l’economia di un paese. Ormai, non è più una speranza, ma una certezza, come dimostra uno studio riportato dalla Uefa, secondo cui Euro 2016 (gli ultimi Europei di calcio) ha portato ben 1,2 miliardi di euro di introiti alla Francia paese ospitante.

L’analisi è stata realizzata dal Centre for Sports Law and Economy (CDES) dell’Università di Limoges e dall’agenzia Keneo di Parigi, che si occupa proprio di marketing sportivo. Lo studio ha evidenziato l’importanza dell’impatto delle squadre partecipanti, dei diversi staff e degli oltre 613 mila visitatori in tutto il mese, che hanno favorito introiti di circa 1,22 miliardi di euro alle casse francesi.

Fondamentale per l’incremento nell’economia del paese ospitante è stato il nuovo format a 24 squadre partecipanti, oltre ovviamente alla permanenza dei visitatori stranieri in media per circa 7,9 giorni. La stessa spesa media di ogni visitatori è stata sui 154 euro al giorno. In totale, sono stati registrati 625,8 milioni di euro spesi dai soli visitatori in Francia.

Quindi, gli Europei 2016 hanno permesso alla Francia di rientrare perfettamente dei circa 200 milioni di euro di soldi pubblici spesi per la realizzazione della competizione, visto che le entrate hanno superato in maniera esponenziale le uscite, come confermato dallo stesso Jacques Lambert, presidente di Uefa Euro 2016 SAS.

Questo, ovviamente, fa ben sperare per Uefa Euro 2020, che sarà il primo Europeo itinerante. Infatti, per il 60° anniversario della competizione, la fase finali degli Europei non si disputeranno in una singola nazione, ma in 13 diverse città europee, con le semifinali e la finale al Wembley di Londra. Ma, soprattutto, per la prima volta tutte le squadre dovranno passare dalle qualificazioni e nessuna sarà qualificata come squadra ospitante.

Una grande innovazione voluta fortemente dall’ex presidente della Uefa, Michel Platini, appoggiato dal neo presidente della Fifa, Gianni Infantino, che ha trovato grande entusiasmo anche nel successore Aleksander Čeferin, per il quale: “Sarà un torneo speciale, un vero e proprio festival dell’amicizia”. (ha collaborato Benito Letizia)

 

 

 

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