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“Doping finanziario” per il bilancio del PSG?

Il Paris Saint Germain, dall’ingresso della nuova proprietà qatariota, si è sempre caratterizzato per operazioni contabili, soprattutto sotto il profilo commerciale, ai limiti delle regole previste dal fair play finanziario. La Qatar Tourism Authority (QTA), struttura diretta del Governo qatariota, per esempio, investe sul club d’Oltralpe circa 210 milioni di euro annui, ma, nel concreto, si tratta di una TPO (Third-Party Ownership), o cosiddetta “parte correlata”. I soldi, direttamente o indirettamente, sono collegati alla proprietà stessa del club. Un modo diverso, rispetto al passato, di fare mecenatismo e riequilibrare i conti del club, in caso di sbilanciamento. L’Uefa è intervenuta sul caso in oggetto, ma non ha bocciato l’accordo come avrebbe dovuto fare per dare un segnale forte al sistema.

Tornando all’attualità, se il PSG avesse utilizzato metodi tradizionali, l’operazione Neymar non sarebbe mai nata. Sulla carta, infatti, il club ha un valore della produzione (fatturato) pari a 542 milioni di euro (considerando i dati del 2015/16) e costi per ingaggi già molto elevati (292 milioni). L’eventuale pagamento della clausola rescissoria (222 milioni), attraverso la società parigina, avrebbe portato questa “voce” a superare i 510 milioni di euro. Una follia aziendale, con conseguenze pesantissime sul progetto Uefa del FPF, oltre che sulla sostenibilità economica del club, se non fosse appunto una realtà calcistica controllata da un fondo sovrano nazionale. Secondo il presidente della Lega calcio iberica, Javier Tebas, è un caso vero e proprio di “doping finanziario” e non gli si può dare torto. La regola-guida del fair play (non presentare perdite superiori ai 30 milioni di euro nell’ultimo triennio) è stata completamente bypassata. E’ un pericoloso precedente che rischia di creare, nel futuro, una spaccatura netta tra top e piccoli/medi club, che non possono usufruire di queste formule finanziarie applicate al calcio, per rafforzare le squadre e far quadrare i conti.

Un dettaglio della nuova maglia Home del PSG/Nike (2016/17)

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Redazione

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