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Deloitte presenta la 31ima Annual Review of Football Finance  

La principale analisi indipendente del business e delle finanze del calcio professionistico europeo sulla stagione 2020/21.

  • Nella stagione 2020-2021 il mercato calcistico europeo è cresciuto in maniera decisa in termini di ricavi del 10%, raggiungendo i 27,6 miliardi di euro;
  • Nel 2020/21 i club di Serie A hanno registrato la maggiore crescita percentuale dei ricavi aggregati di qualsiasi campionato “Big Five”, + 23%, toccando quota 2,5 miliardi di euro;
  • Crescita dovuta principalmente all’aumento dei ricavi da diritti televisivi, +48% nella stagione di riferimento.

Deloitte ha presentato la 31ª edizione della “Annual Review of Football Finance”, la principale analisi indipendente del business e delle finanze del calcio professionistico europeo che racconta la stagione 2020/2021 colpita dalle restrizioni del Covid-19.

In previsione di una stagione calcistica storica che includerà il primo mondiale invernale e una pausa in tutti i “cinque grandi” campionati, il 31° Annual Review of Football Finance di Deloitte valuta le prestazioni finanziarie dei club europei nella tumultuosa stagione 2020/21 e fornisce al contempo una prospettiva sugli sforzi del settore per costruire la sostenibilità finanziaria del calcio europeo a lungo termine.

Nella stagione 2020/21 il calcio europeo ha continuato a risentire dell’impatto della pandemia, in quanto i club di tutto il continente sono stati costretti a giocare la maggior parte delle partite a porte chiuse o con una capacità ridotta degli stadi, con conseguenti bassi livelli di generazione di ricavi da gara (che hanno rappresentato meno dell’1% dei ricavi).

Nonostante ciò, il mercato calcistico europeo è cresciuto in maniera decisa in termini di ricavi del 10%, raggiungendo i 27,6 miliardi di euro, grazie al torneo UEFA EURO 2020 e ai ricavi differiti della stagione 2019/20, la prima colpita dal lockdown imposto dalla pandemia. Questo dato indica una ripresa significativa in termini di ricavi, con il ritorno ai livelli pre-COVID previsto per la stagione 2021/22.

I ricavi commerciali sono rimasti stabili nel 2020/21, poiché i club sono stati complessivamente in grado di rispettare gli obblighi contrattuali. I ricavi derivanti dai diritti televisivi sono cresciuti nella stagione 2020/21, in quanto le entrate dovute alle partite rinviate nel 2019/20 sono stati riconosciuti nell’esercizio finanziario dei club che termina nel 2021 in Inghilterra, Italia e Spagna.

La Serie A ha postdatato la maggior parte di questi ricavi (relativi alle 98 partite giocate dopo giugno 2020), mentre la Ligue 1 (stagione 2019/20 annullata) e la Bundesliga (ha completato la stagione 2019/20 nel giugno 2020) non hanno posticipato alcun ricavo di trasmissione nell’esercizio finanziario 2020/21.

Come evidenziato nell’edizione 2022 del report Deloitte Football Money League – altro studio condotto in materia da Deloitte –  le turbolenze causate dal COVID-19 hanno fatto sì che i ricavi dei club europei siano scesi ai livelli del 2017/18, quando i ricavi aggregati delle “big five” erano pari a 15,6 miliardi di euro. Questo ha contribuito a favorire la tendenza di alcuni campionati e club di esplorare accordi con investitori esterni, con alcuni disposti a rinunciare ai ricavi futuri per contribuire a soddisfare le esigenze immediate di flusso di cassa. La Liga (esclusi Barcellona, Athletic Bilbao e Real Madrid) e la Ligue 1 hanno annunciato accordi con la società di private equity CVC nel 2022. I club di Serie A (nella foto un’immagine di un match del Bologna FC) avrebbero rifiutato un possibile accordo con CVC nel 2021 mentre la Bundesliga starebbe valutando la possibilità di rivedere il processo di acquisizione di investimenti esterni.

Nel 2020/21 i “cinque grandi” campionati europei hanno generato ricavi aggregati per 15,6 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto alla stagione precedente, ma significativamente inferiori ai ricavi osservati prima del COVID-19 (17,0 miliardi di euro nel 2018/19).

La polarizzazione di un campionato rispetto alle altre leghe è sempre stata presente nel calcio europeo ed è stata esacerbata dall’impatto del COVID-19. Oggi la Premier League è sicuramente il campionato di punta ed è più avanti sotto ogni parametro rispetto alle altre leghe. È preoccupante che, escludendo la Premier League, le “cinque grandi” abbiano registrato un aumento delle perdite operative totali durante l’anno, passando da 461 a 901 milioni di euro.

Serie A

Nel 2020/21 i club di Serie A hanno registrato la maggiore crescita percentuale dei ricavi aggregati di qualsiasi campionato “big five”, con un aumento del 23% fino a raggiungere la cifra record di 2,5 miliardi di euro. È stato anche l’unico campionato che nel 2020/21 ha registrato più ricavi rispetto al 2018/19.

La crescita è stata guidata principalmente dai ricavi dei diritti televisivi (+48%), in quanto molti club hanno riconosciuto una quantità significativa di ricavi nel 2020/21 rinviati dalla stagione 2019/20. C’è stato anche un aumento dei ricavi commerciali (di 113 milioni di euro), con 14 dei 17 club sempre in Serie A sia nel 2019/20 che nel 2020/21 che hanno registrato un aumento dei ricavi commerciali, come risultato di nuovi accordi commerciali e di alcuni rinvii di ricavi dal 2019/20.

I costi salariali dei club di Serie A sono aumentati a 2,1 miliardi di euro (+29%) – ancora una volta un record per il campionato. La maggior parte dei club ha registrato un aumento e, con alcuni costi raddoppiati, il rapporto salari/ricavi è salito all’82%, il secondo più alto tra i “cinque grandi” campionati (dopo la Ligue 1 con il 98%).

Le prospettive per le Big Five

Le prospettive per i cinque grandi campionati europei sono più rosee: in questa stagione i club riaccoglieranno i tifosi negli stadi, il nuovo ciclo dei diritti televisivi UEFA per il periodo 2021/22-2023/24 garantisce un aumento dei ricavi ai club partecipanti e i nuovi accordi televisivi porteranno un aumento ai club di alcuni campionati. I ricavi aggregati previsti nella stagione 2022/23 dei “cinque grandi” campionati toccheranno la quota record di 18,6 miliardi di euro. La Premier League estenderà il suo vantaggio in termini di ricavi rispetto alle altre leghe, mentre sia la Serie A che la Ligue 1 produrranno probabilmente introiti ancora inferiori ai livelli del 2018/19.

Anche per la Liga si attende un aumento significativo dei ricavi, in gran parte attribuibile alla crescita dei ricavi commerciali dei singoli club, tra cui l’inizio della vasta partnership del Barcellona con Spotify, che include i diritti di denominazione dello stadio e di altri impianti, e l’importante nuova sponsorizzazione della maglia per l’Atletico Madrid con la piattaforma di scambio di criptovalute Whalefin.

I ricavi dei club della Bundesliga, nel 2021/22, dovrebbero rimanere stabili ai livelli del 2020/21. La Bundesliga è stata la prima delle “cinque grandi” leghe ad andare sul mercato per i nuovi accordi sui diritti di TV dall’inizio della pandemia, partecipando alla gara per il ciclo quadriennale dei diritti dal 2021/22 al 2024/25 e ottenendo alla fine un valore del 5% inferiore a quello del ciclo precedente.

 

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