Dalla Corte dei Conti un monito severo al Coni
E’ passata un po’ sotto traccia la "bacchettata" della Corte dei Conti al Coni. Molti giornali, generalisti e non, l’hanno riportata, ma non spingendo troppo sull’acceleratore. Secondo il massimo organismo di controllo amministrativo, infatti, il governo dello sport tricolore non è abbastanza trasparente nella gestione dei due enti (Coni e Coni Servizi Spa) di cui è composto. Nella sua annuale relazione, la Corte dei Conti rileva in particolare che, in contrasto con lo spirito della riforma 2002, i vertici di Coni e Coni servizi coincidono; i controllori "controllano" se stessi. La situazione finanziaria, dopo il 2002, è comunque migliorata con l’aumento del contributo dello Stato e la riduzione delle spese di gestione. La Corte dei Conti ha sicuramente ragione ed è certo che non potrà durare a lungo questo gioco del "controllore Giano bifronte", ma ai giudici che hanno riscontrato l’anomalia chiediamo: "c’era bisogno di tre anni per arrivare a questa conclusione? Soprattutto a pochi mesi dalle elezioni politiche?". Singolare coincidenza.
Foto: Gianni Petrucci, Presidente del Coni
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