Nell’esercizio 2004/05 l’Arsenal Football Club ha registrato un reddito ante-imposte di GBP 19,3 milioni (circa EUR 28,4 milioni), quasi raddoppiando il risultato della stagione precedente, fissato a GBP 10,6 milioni.

Il risultato è stato raggiunto nonostante un fatturato stabile a quota GBP 115,1 milioni (EUR 169 milioni) e una diminuzione dei proventi da diritti televisivi, grazie alla crescita in altre voci di reddito quali i ricavi da biglietteria e merchandising e le revenue commerciali.

Il club disputerà quest’anno l’ultima stagione nello storico stadio di Highbury, prima di trasferirsi nel nuovo impianto. I lavori di costruzione dell’Emirates Stadium proseguono secondo i programmi e la struttura dovrebbe essere completata in tempo utile per l’inizio della stagione 2006/2007.

Proprio il progetto del nuovo impianto costituisce una delle voci di spesa più consistenti nel bilancio dei gunners: GBP 94 milioni finanziati grazie a prestiti bancari pluriennali a tasso fisso. Oltre a mettere a disposizione del club uno stadio modernissimo, il trasferimento all’Emirates Stadium consentirà alla società di incrementare il match-day income di circa GBP 20 milioni all’anno.

Durante la scorsa stagione l’Arsenal ha confermato il suo ruolo di vertice nel panorama del calcio inglese. Pur dovendo rinunciare al titolo della Barclays Premiership, vinto dal Chelsea di Roman Abramovich, il club ha raggiunto l’obiettivo della qualificazione diretta alla UEFA Champions League e iscritto per la decima volta il proprio nome nell’albo d’oro della FA Cup. Dal punto di vista commerciale, l’esercizio 2004/2005 è stato segnato dalla stipulazione dei contratti con Emirates Airlines e con Delaware North (catering), aggiunte alle partnership già in essere con Nike (sponsor tecnico), O2 (jersey-sponsor), Budweiser, Samsung Mobile, Lucozade Sport, Lanson, JVC e Thomas Cook.

Pur impattando solo marginalmente sullo scorso esercizio, l’accordo con Emirates Airlines ha rappresentato un momento particolarmente significativo nella gestione commerciale del club. Con un investimento di oltre GBP 90 milioni, la compagnia aerea mediorientale si è garantita i diritti esclusivi di naming del nuovo impianto fino al 2021 e la possibilità di sostituire l’attuale shirt- sponsor sulle divise, per otto stagioni, a partire dal 2006/07.

La riduzione delle revenue televisive (GBP 48,6 milioni, in calo del 19%) era in qualche modo preventivata a causa del nuovo contratto della Premier League e della prematura uscita di scena dell’Arsenal dalla Champions League. Ma la crescita degli introiti da biglietteria (GBP 37,4 milioni, +10.6%), da merchandising (GBP 8,4 milioni, +21,7%) e commerciali (GBP 20,7 milioni, + 46,8% grazie al nuovo contratto pluriennale con Nike) ha riequilibrato il bilancio della società londinese.