Proprio in questi giorni il Salisburgo (club della serie “A” austriaca) sta partecipando ai preliminari di Champions. Si giocherà in casa il passaggio del turno contro gli svizzeri dello Zurigo. In caso di superamento i bianco-rossi, sponsorizzati dallo sponsor-padrone “RED BULL”, rischiano di incontrare i francesi del Lille nel terzo de ultimo turno dei preliminari. Come per “888.com-Boro” anche per “Red Bull-Salzburg” si rischia di andare contro le leggi vigenti nei paesi dove si è chiamati a giocare.

In caso di Lille-Salzburg, gli austriaci dovrebbero oscurare il marchio Red Bull, perché l’energy-drink non può essere commercializzato sul territorio d’oltralpe. In Francia Red Bull non può vendere il proprio prodotto, unico caso a livello di mercato Ue, perché contiene la tauirina – un ingrediente bandito dal Ministero della Salute.

Anche in questo caso, pertanto, la sponsorship di maglia di un club iscritto alla Champions (ma vale anche per l’Uefa cup) potrebbe creare grane a livello economico. L’interpretazione della legge vigente sul territorio francese, infatti, si va a scontrare con il diritto di Red Bull di essere presente, come previsto dal contratto di jersey-sponsorship, in tutti i match ufficiali (campionato, coppe nazionali ed europee) del team austriaco (da quest’anno guidato da Giovanni Trapattoni).

I rischi di sponsorship off limits aumenteranno soprattutto se il Salisburgo dovesse accedere alla Champions League, dove potrebbe incontrare anche l’Olympique Lyonnais. Anche in questo caso, in concomitanza del potenziale match in terra transalpina, si rischierebbe un oscuramento della maglia o la presenza dei giocatori austriaci con la maglia completamente “pulita” – Christian Vulpis – (riproduzione riservata)

 

Dopo il caso “888.com-Middlesbrough”, della scorsa stagione, quando il team di Premier League (opposto alla A.s.Roma in un match di ritorno della Uefa cup) ha rischiato di non scendere in campo per una palese violazione della legge italiana in tema di pubblicità di marchi del betting (sul territorio tricolore), ecco arrivare una nuova “tegola” in casa Uefa (detentrice dei diritti della Champions League).