Serie A - Serie B

Calcio – Juventus: oggi Assemblea degli Azionisti

Juventus Football Club S.p.A., come richiesto dalla Consob in data 12 ottobre 2011, ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. 58/1998, comunica quanto segue. 
All’inizio dell’esercizio 2010/2011 il budget della Società prevedeva una perdita significativa, ma non tale da comportare l’integrale erosione del patrimonio netto di Juventus con il conseguente rischio di abbattimento del capitale sociale. In linea con tali previsioni, il Consiglio di Amministrazione del 28 febbraio 2011 riportava nella relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 2010 le seguenti considerazioni nel paragrafo dedicato alla “prevedibile evoluzione della gestione”: 
“L’andamento economico dell’esercizio 2010/2011 è negativamente influenzato dalla mancata partecipazione alla UEFA Champions League, che comporta minori proventi da competizioni europee e minori ricavi commerciali, nonché dagli effetti derivanti dall’entrata in vigore della normativa sulla vendita centralizzata dei diritti televisivi. Pertanto, sulla base delle informazioni attualmente disponibili e in assenza di eventi di carattere straordinario si prevede che l’esercizio 2010/2011 si chiuderà con una perdita significativa. La Società ritiene comunque di avere le risorse necessarie per far fronte al 
negativo andamento dell’esercizio in corso.” 
In seguito, in sede di approvazione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione dell’11 maggio 2011 ha preso atto dei risultati sportivi della Prima Squadra e della possibilità concreta di mancare la qualificazione alla UEFA Champions League anche per la stagione sportiva 2011/2012 con ripercussioni in termini economici e finanziari sia sull’esercizio 2010/2011 (minori premi dagli sponsor) sia sull’esercizio 2011/2012 (mancati proventi da diritti televisivi e ricavi da gare per le competizioni europee, nonché riduzione dei proventi da sponsorizzazioni). Alla luce di tale situazione, il Consiglio di Amministrazione dell’11 maggio 2011 ha approvato la revisione del budget e condiviso le linee guida per la preparazione del nuovo Piano di sviluppo. 
Successivamente, nella riunione del 23 giugno 2011, all’uopo convocata, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo Piano di sviluppo per gli esercizi 2011/12-2015/16 e deliberato di proporre agli Azionisti un aumento di capitale, a pagamento, per un importo massimo di € 120 milioni, destinato a finanziare gli investimenti per completare il rinnovamento della Prima Squadra ed il rilancio del settore giovanile, nonché a rafforzare la struttura patrimoniale della Società e raggiungere l’equilibrio economico e finanziario. 
Solo dopo il 30 giugno 2011, data di chiusura del bilancio e della relativa stagione sportiva, si sono verificati i fatti che hanno ulteriormente e significativamente modificato, in negativo, l’andamento economico e finanziario dell’esercizio 2010/2011 ed hanno quindi determinato l’integrale erosione del patrimonio netto della Società. 
In particolare: 
a) l’8 luglio 2011 è stata individuata dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A una provvisoria delibera relativa alla controversia in merito alla determinazione del criterio relativo ai c.d. “bacini d’utenza”; in virtù di tale provvisoria delibera sono state ripartite, con riserva, le risorse derivanti dalla vendita centralizzata dei diritti radiotelevisivi per la stagione 2010/2011, ovvero la prima stagione dopo l’introduzione del nuovo sistema previsto dal D.Lgs. n.9 del 9 gennaio 2008. Tale evoluzione ha comportato un’ulteriore penalizzazione dei ricavi di Juventus per circa € 9,8 milioni; 
b) all’esito della fase estiva della Campagna Trasferimenti 2011/2012, che si è svolta dal 1° luglio al 31 agosto 2011 (e fino al 5 settembre 2011 limitatamente ad alcuni mercati esteri) Juventus è stata obbligata a contabilizzare, in applicazione dei principi contabili di riferimento, svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori per complessivi € 12 milioni, così ripartiti: 
1. una parte di tali svalutazioni, pari a € 6,7 milioni, sono state contabilizzate per allineare il valore residuo dei diritti pluriennali alle prestazioni di alcuni calciatori ai corrispettivi netti effettivamente percepiti per le cessioni e le transazioni avvenute nel corso del periodo; 
2. un’ulteriore svalutazione di € 5,3 milioni ha riguardato un calciatore che non rientra nel nuovo progetto tecnico ed ha un contratto in scadenza al 30 giugno 2012 che lo pone in regime di svincolo dal gennaio 2012; nel corso del periodo la Società ha attivato diverse trattative con squadre italiane ed estere per la cessione del calciatore che ha però rifiutato, come peraltro consentitogli dalle norme vigenti, qualsiasi proposta pervenuta; 
c) in applicazione dello IAS 37, paragrafo 66 (“contratti onerosi”), Juventus ha dovuto accantonare € 6,9 milioni al fondo per rischi ed oneri diversi a fronte della retribuzione annua lorda contrattualmente prevista per l’esercizio 2011/2012 da corrispondere al calciatore di cui al punto (2) precedente. 
Per effetto di quanto sopra esposto, la perdita dell’esercizio 2010/2011 è aumentata fino a € 95,4 milioni portando il patrimonio netto a un saldo negativo di € 4,9 milioni. Si è quindi verificata la condizione disciplinata dall’art. 2447 c.c. (“riduzione del capitale al di sotto del limite legale”). Pertanto, il Consiglio di Amministrazione, previa consultazione con gli uffici competenti di Borsa Italiana e Consob, si è riunito senza indugio il 16 settembre 2011 e ha deliberato di convocare nel più breve termine l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti per il 18 ottobre 2011 per assumere le necessarie deliberazioni in merito.
In merito all’intenzione della Società di garantire l’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, Juventus ribadisce che valuterà le modalità più idonee, compatibilmente con le attuali condizioni del mercato finanziario, finalizzate a garantire la sottoscrizione dell’aumento di capitale per la parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell’offerta.
L’aumento di capitale sarà realizzato mediante l’emissione di nuove azioni ordinarie da offrire in opzione agli Azionisti ai sensi dell’art. 2441 del Codice Civile in proporzione al numero di azioni da essi possedute, al prezzo e alle condizioni che saranno determinate, come da prassi di mercato, nell’imminenza dell’offerta sulla base dei parametri ritenuti più idonei al momento del lancio dell’operazione prevista per il prossimo mese di novembre. 
Trattandosi di un aumento di capitale offerto in opzione a tutti gli attuali azionisti, non vi saranno effetti diluitivi in termini di quote di partecipazione al capitale sociale nei confronti degli azionisti di Juventus che decideranno di aderirvi. 
Juventus non ha titolo per esprimere alcuna volontà in merito alla possibilità che altri soggetti o enti pongano in essere azioni finalizzate all’eventuale ripristino del flottante all’esito dell’operazione, qualora si rendesse necessario.
La prossima Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti della Juventus si terrà il 18 ottobre. Di seguito il comunicato della società bianconera.
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