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Calcio – Johansson (presidente Uefa): “strani” interessi finanziari sul calcio

Lenart Johansson, presidente dell’UEFA, maggior organo politico calcistico, a livello continentale, ha manifestato la sua preoccupazione in relazione ai fenomeni di corruzione e di riciclaggio di denaro sporco, legati al mondo del calcio.

Recentemente in Europa, ed anche in Italia, alcuni risultati hanno dato adito a “sospetti”; l’Uefa, quindi, ha deciso di aprire un inchiesta per far luce su quegli elementi che hanno indotto a credere che il calcio fosse diventato strumento, da parte di organizzazioni criminali organizzate, utilizzato per coprire operazioni illecite.

Johansson, a dei media monegaschi, ha recentemente dichiarato: “Negli ultimi tempi si sono verificati episodi disdicevoli: arbitri che si vendevano le partite (in Germania, ndr), scommesse illegali su risultati di partite chiave; ho espresso la mia preoccupazione a Joseph Blatter (presidente FIFA, massimo organo calcistico a livello mondiale) e con lui abbiamo deciso di intervenire. Ormai da diversi anni, in questo mondo, le cifre, e con essi gli interessi, sono lievitate moltissimo, noi abbiamo il dovere di vigilare e di prendere i necessari provvedimenti, nel momento in cui scopriamo situazioni illecite”.

L’Uefa ha, perciò, aperto un tavolo di confronto con degli esperti dell’UE (Unione Europea), chiedendo loro di esaminare la documentazione sinora prodotta, per studiare delle soluzioni, ed eventualmente raggiungere degli accordi con i bookmakers che permettano, così, sin dai primi ingranaggi di questo perverso meccanismo, di avere segnalazioni ed informazioni sulle giocate più dubbie.

Secondo Lars-Christer Olsson (Uefa), il trend delle organizzazioni criminali è di puntare una piccola percentuale, stimabile intorno al 15% del loro budget, su delle piccole squadre; infatti, tale perdita, nel computo generale, sarebbe comunque contenuta e soprattutto, se messa a confronta con il volume di soldi riciclati, l’operazione risulterebbe ugualmente molto conveniente. 

Johansson, è anche tornato sulla vicenda Abramovich-Chelsea-CSKA, dicendo che l’UEFA sta proseguendo nella sua operazione restrittiva; in futuro, casi come quello di Roman Abramovich, patron del Chelsea ma anche proprietario della Sibneft (compagnia petrolifera siberiana main sponsor del Cska Mosca, che prenderà parte alla prossima edizione di Champion’s League) non saranno più tollerati. A nessuno sarà concesso avere partecipazioni, specie se rilevanti come quelli del magnate russo, in due squadre che partecipano alla stessa manifestazione, causa evidente conflitto d’interessi; sono, infatti, allo studio le modifiche da apportare per risolvere situazioni ambigue come questa.

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Marcel Vulpis

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