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Calcio – Fifa: oggi l’assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022

Mondiali 2018, le candidate: Inghilterra, Spagna-Portogallo, Belgio-Olanda, Russia.

INGHILTERRA

Pro: la spinta delle Olimpiadi di Londra 2012 può essere decisiva. Dodici città, per 17 stadi, di cui 5 da costruire, come il nuovo Anfield e il nuovo White Hart Lane. L’ultima grande competizione calcistica organizzata in Inghilterra sono stati gli Europei 1996. Dal punto di vista delle strutture e dei campi d’allenamento, l’Inghilterra parte come favorita. Il Mondiale in Inghilterra assomiglierebbe tanto a quello tedesco: clima, campi in ottime condizioni, la finale nel nuovo Wembley.

Contro: la Fifa rileva una scarsa disponibilità di posti letto. Lo scandalo dei membri Fifa, però, è stato svelato dal Sunday Times: difficile che l’esecutivo di Blatter non faccia pesare questo scoop. 

BELGIO-OLANDA

Pro: la coppia di Euro2000 si ripresenta, forte dell’esperienza passata. Organizzazione ottima, spostamenti minimi, clima ideale.

Contro: è la candidatura meno forte. Il Belgio dovrebbe costruire quattro nuovi impianti. I centri sportivi non sono sufficienti ad ospitare le 32 squadre: agli Europei i team sono solo 16.

SPAGNA-PORTOGALLO

Pro: i dolci ricordi azzurri del Mundial ’82 fanno tifare per questa candidatura. Gli stadi sono classificati come i migliori in Europa. In Portogallo si userebbero solo i tre principali (Da Luz, Josè Alvalade, Dragao), solo tre andrebbero costruiti in Spagna, mentre il nuovo Mestalla è in via di costruzione. La Fifa si è detta entusiasta della candidatura: trasporti, hotel e strutture sfiorano la perfezione. In più, l’appoggio politico sembra spingere molto verso questa candidatura, che contenderà alla Russia l’assegnazione finale. Per i tifosi sarebbe una meta super gradita: girare tra Madrid, Barcellona, Valencia e Lisbona, in pieno giugno, equivale ad una vacanza da sogno. L’ottima riuscita degli Europei 2004 in Portogallo spinge forte la coppa in direzione penisola iberica.

Contro: i centri di allenamento, che nel rapporto Fifa sono in numero minore a quelli richiesti.

RUSSIA

Pro: quando scende in campo la politica, tutto può succedere. A Zurigo ci sarà anche Putin, che vuole bissare le Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Candidatura molto forte: il primo ministro russo ha assicurato alla Fifa che lo Stato, le regioni e i privati garantiranno i finanziamenti per preparare tutto al meglio.

Contro: grandi dubbi. 13 stadi da costruire, distanze molto lunghe da coprire (da Kaliningrado a Ekaterinburg corrono 2.500 chilometri). Il fuso orario (dalle 2 alle 5 ore in più) proporrebbe partite al più tardi alle 18.30 italiane, come accade per i match di Champions League, o nel primo pomeriggio.

Mondiali 2022, le candidate: Giappone, Corea del Sud, Australia, Stati Uniti, Qatar.

GIAPPONE

Pro: il mondiale organizzato con la Corea nel 2002 è un fresco e sgradevole ricordo per i tifosi azzurri. I due stati si ripresentano con candidature separate, sfruttando le strutture e l’esperienza maturata otto anni fa. Solo uno stadio da costruire, ad Osaka.

Contro: il fuso orario (+9) comporterebbe partite in tarda mattinata e attorno all’ora di pranzo. Praticamente impossibile che la Fifa scelga di nuovo l’Asia.

COREA DEL SUD

Pro: l’organizzazione sarebbe già testata, gli stadi pronti tranne uno. Il clima ottimo per le partite.

Contro: vedi sopra. Nel senso che è difficile che la Fifa riassegni i Mondiali ancora a uno di questi due paesi., mentre il fuso (+9) è lo stesso di quello giapponese.

STATI UNITI

Pro: candidatura molto forte. Gli Stati Uniti ci riprovano, offrendo una rosa ampissima di città e super stadi (quelli del football americano) per ridurre al minimo i problemi dei trasferimenti. Organizzazione super.

Contro: ci ricordiamo ancora di Usa ’94, del rigore di Baggio nel caldo umido e impossibile del Rose Bowl di Pasadena. Il fuso orario (da -9 a -6 ore) non aiuta: come accadde nel 1994, per proporre gli eventi in orario serale in Europa le partite verrebbero giocate nella fascia più calda della giornata. Con conseguente rischio di veder calare lo spettacolo. La finale Italia-Brasile è la testimonianza.

AUSTRALIA

Pro: si tratterebbe di un altro Mondiale quasi invernale, come quello sudafricano. Le Olimpiadi di Sidney si svolsero in settembre, con un clima mite. Il calcio invece non ammette cambiamenti di date: le partite si giocherebbero in un clima autunnale al sud, mentre nella fascia nord del paese i calciatori troverebbero le condizioni ideali. Solo tre stadi da costruire. È una candidatura nuova, che potrebbe riscuotere i favori dei membri della Fifa, piacevolmente colpiti dalla proposta australiana.

Contro: le partite giocate nel pomeriggio comporterebbero levatacce per i tifosi europei. Mentre le partite serali in Australia andrebbero all’ora di pranzo in Europa. 

QATAR

Pro: 43 miliardi di dollari per proporre un evento unico e difficile da immaginare: un Mondiale nel deserto, dove il calcio è praticamente uno sconosciuto. La Fifa ha accolto la candidatura, anche se sa che c’è molto da fare. Le autorità del Qatar hanno ingaggiato testimonial super come Zidane e Guardiola. Fuso orario morbido: +3 ore.

Contro: temperature dai 27° ai 42° C, stadi da costruire per essere utilizzati solo un mese. Ma soprattutto gli impianti di gioco sono da climatizzare: non si potrebbe giocare con quel caldo. La sfida è anche e soprattutto logistica e prevede la realizzazione di città ad hoc per accogliere i tifosi.

Fonte: Sky.it

A Zurigo, per la prima volta, la Fifa assegnerà nello stesso giorno due edizioni dei Mondiali di Calcio. Nell’anno di Sudafrica 2010 (il primo campionato del mondo nel continente africano) e aspettando l’abbuffata brasiliana (Mondiali 2014 e Olimpiadi 2016 a Rio), Sepp Blatter annuncerà dove si svolgeranno le edizioni del 2018 e del 2022 (e, di conseguenza, anche le Confederations Cup 2017 e 2011). Un’assegnazione partita in salita, con la Fifa costretta a sospendere due membri dell’esecutivo con diritto di voto: il nigeriano Adamu e il tahitiano Temarii non si sarebbero fatti problemi a vendere il proprio voto. Così saranno 22 e non 24 gli aventi diritto. Nel 2018 si giocherà in Europa, mentre nel 2022 sono in lotta tra loro tre continenti: Asia, America e Oceania. I rapporti della Fifa sono stilati e fanno intravedere chi è favorito, anche se – come successo per l’assegnazione Uefa degli Europei 2012 – non bisogna fidarsi ciecamente.

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Marcel Vulpis

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