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Budapest lancia Bellator Roma. MMA e Kickboxing sbarcano nella culla degli sport da combattimento

(di Vittorio Niccolai) – “Mi guadagnerò la vittoria prima della campana”. Ex-campione UFC dei pesi leggeri, 25 successi su 33 incontri totali, alla vigilia del main event Bellator 196 di Budapest, Benson Henderson ha una sola paura: doversi rimettere alla decisione dei giudici (due sconfitte per verdetto non unanime nelle ultime due apparizioni). Tradotto nell’ottagono: head kick e takedown in apertura. Ma davanti c’è un altro ex-veterano, un certo Roger Huerta (24-10), con un record di 17 vittorie consecutive fra il 2004 e il 2007 (e copertina di Sports Illustrated) e con poca voglia di gridare la resa al primo round. La finalizzazione arriva nel secondo round, con Huerta impegnato a difendere la distanza con una serie di middle kick, ma impreparato sull’accelerazione di Henderson, che conquista la posizione e chiude per ghigliottina.

Niente da fare per il torinese Giorgio Belsanti (7-7-1), sconfitto per sottomissione (ghigliottina) dall’irlandese Brian Moore (11-6). L’italiano incassa nel primo round un destro potente che prima gli ammorbidisce la guardia e poi gli toglie la lucidità per difendersi dall’attacco al collo. Per il nostro peso piuma è comunque un’altra esperienza importante, e la mascella si dimostra ancora ben salda (delle 7 sconfitte, nessuna per KO: 5 per sottomissione, 2 per decisione).
Nel co-main event grande prestazione per il lottatore di casa Adam “The Kid” Borics. La BOK Hall di Budapest accoglie il peso piuma con affetto, lui ricambia con una ginocchiata al mento che spegne la luce al debuttante Teodor Nikolov (convocato all’ultimo per sostituire l’infortunato James Gallagher). Aggiornato a 7-0 il record di Borics, che torna esattamente un anno dopo l’impressionante vittoria all’esordio Bellator su Anthony Taylor, prima di patire una fastidiosa frattura alla mano. Ascesa solo rimandata: con un’altra vittoria l’ungherese potrebbe entrare di merito nella rosa dei possibili sfidanti alla cintura Bellator, finora ben solida ai fianchi di Patricio Freire.
Infine, nell’ultima card MMA di giornata, Ed Ruth (5-0) si dimostra terrore dei veterani superando per decisione unanime l’esperto Ion Pascu (17-8) in catchweight, dopo la vittoria su Chris Dempsey del novembre dello scorso anno (Bellator 186). Dopo averne mandati al tappeto quattro anzitempo, ecco il primo successo ai cartellini per l’americano, senza dubbio una delle promesse più brillanti del panorama Bellator.

Il successo dell’evento n.196 di Bellator conferma la proiezione internazionale del brand americano, circuito internazionale leader negli sport da combattimento (ring e gabbia), che sta guardando, con sempre maggiore attenzione, alla proiezione sui mercati europei. Non a caso, martedì prossimo, i vertici di Bellator (Paramount network), rappresentati dal fondatore Scott Coker – nella foto sopra – (coadiuvato dal local promoter europeo – Carlo Di Blasi), presenteranno a Roma il più importante evento Bellator mai ideato/organizzato in Italia nella storia della MMA e Kickboxing. Appuntamento il prossimo 10 aprile ore 12.oo – piazza Venezia, 11 – Terrazza Civita. Per la cronaca l’evento si disputerà al Centrale Live il 14 luglio 2018. In gara anche Alessio Sakara, il volto tricolore della MMA. 

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Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

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