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Calcio brasiliano: i 20 club della massima serie hanno generato un fatturato aggregato di 1,7 mld di euro

(di Davide Pollastri) – Il 2024 è stato un anno da record per le casse dei principali club verdeoro, con un aumento degli introiti del 21%. In testa alla graduatoria dei ricavi — provenienti principalmente da diritti TV (492 milioni di euro), trasferimenti di giocatori (432 milioni) e marketing (284 milioni) — si piazza il  Flamengo con 205 milioni di euro

Il Campeonato Brasileiro Série A, denominato Brasileirão Betano per motivi di sponsorizzazione, ha consolidato nel 2024 i positivi risultati finanziari del 2023. Non solo: il torneo, organizzato dalla Confederação Brasileira de Futebol, presieduta da Rogério Caboclo, si è anche confermato al sesto posto della classifica di Transfermarkt relativa ai valori delle leghe (stilata considerando il capitale economico delle rose di tutte le squadre dei massimi campionati).

C’è un numero che accomuna questi due risultati: 1,7 miliardi di euro. La cifra, per una curiosa coincidenza, corrisponde sia al fatturato aggregato dei 20 club del massimo campionato verdeoro, sia al valore complessivo delle rose, cresciuto rispetto all’anno precedente di 60 milioni. In testa alla graduatoria dei fatturati si piazza il Flamengo con 205 milioni di euro seguito dal Corinthians con 180 milioni e dal Palmeiras con 172 milioni.

Se però si escludono i proventi del calciomercato e si osservano solo i ricavi operativi (le entrate derivanti dalle attività principali dei club, ovvero ticketing, diritti televisivi, merchandising e sponsorizzazioni), alle spalle del Flamengo, che guida anche questa classifica con 190 milioni, vediamo avanzare al secondo posto il Palmeiras con 129 milioni, mentre il Corinthians arretra in terza posizione con 120. Tuttavia, non sono solo i fatturati a registrare numeri senza precedenti.

Dai dati riportati dai club e dai rapporti di molti addetti ai lavori emerge che anche le perdite e gli indebitamenti sono in aumento, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. In cima alla classifica dei debiti del calcio brasiliano si trova il Corinthians, con un passivo che sfiora i 300 milioni di euro, seguito dall’Atlético Mineiro con 217 milioni e dal Cruzeiro con 152,5 milioni.

Secondo un’analisi di Sports Value, l’aumento dei debiti nel calcio brasiliano è dovuto anche ai limiti della riforma, voluta da Jair Bolsonaro, che ha permesso ai club di aprirsi al mercato e di trasformarsi in Sociedade Anônima do Futebol (SAF), un tipo di società di capitali creata ad hoc per agevolare e modernizzare la gestione delle squadre. Ma Amir Somoggi sottolinea che la mancanza di regole chiare ha ostacolato gli obiettivi di questa riforma, contribuendo alle difficoltà economiche dei club.

Tale pensiero si pone in netto contrasto con i rumors secondo cui il presidente argentino Javier Milei starebbe valutando di importare il modello SAF nel suo Paese e con chi sostiene che, grazie alla trasformazione in aziende, i club brasiliani siano sempre più ricchi e sempre più forti. Più ricchi e forti come il Palmeiras e il Flamengo, che oltre a trovarsi al vertice delle graduatorie dei fatturati sono anche le due squadre con gli organici più preziosi (la rosa del Verdão ha un valore che sfiora i 240 milioni di euro, 20 in più dell’ex squadra di Zico e 100 in più del Botafogo, fresco vincitore del “double” campionato-Coppa Libertadores).

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Redazione

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