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Orfini (PD) non le manda a dire alla sindaca Raggi (M5S) su Roma2024 e sull’amministrazione della città

Il balletto tra e No sui Giochi di Roma2024 torna a far discutere gli addetti ai lavori coinvolti nel mondo sport.

“C’e’ una cosa che si chiama tregua olimpica durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi, che per me hanno la stessa dignità, abbiamo concluso adesso questo periodo, credo che in settimana darò l’annuncio sulla nostra decisione sulla candidatura di Roma ai Giochi Olimpici”. Lo ha dichiarato il sindaco di Roma, Virginia Raggi, rispondendo ai giornalisti a margine della Festa della gendarmeria cui ha preso parte in Vaticano.

Alla domanda da che cosa dipenda la risposta, se dalle indicazioni di Beppe Grillo, Raggi ha replicato: “No, guardate, dipende da quello che riusciamo a proporre adesso”.

Matteo Orfini, presidente del PD

Matteo Orfini, presidente del PD e commissario del PD Roma

“Aiutare Roma come dice Renzi? Noi dobbiamo fare l’opposizione. Non possiamo ripetere l’errore del consociativismo. Noi governiamo tutto, Regione e Paese, e vogliamo dare una mano alla città. Quindi se aiutare significa lealtà istituzionale e opposizione costruttiva siamo d’accordo”. Così il commissario di Roma Matteo Orfini alla Festa dell’Unità. A chi gli chiede se il PD, nel caso in cui M5s ritirasse il simbolo a Virginia Raggi, potrebbe entrare in maggioranza, Orfini risponde: “Non è un’ipotesi all’ordine del giorno. Noi faremo l’opposizione. Dopodichè noi pensiamo che le Olimpiadi vadano fatte, che la riqualificazione delle periferie vada sbloccata…Se la crisi si avviterà ancora di più, un sindaco inadeguato dovra’ trarne le conseguenze“.

Virginia Raggi (m5s) accompagnata da Fabrizio Marchetti (a sinistra) e da Francesco Soro (in alto a sin.)  all'uscita del Palazzo H del CONI

Virginia Raggi (m5s) accompagnata da Fabrizio Marchetti (a sinistra) e da Francesco Soro (in alto a sin.) all’uscita del Palazzo H del CONI

Se considero Raggi un sindaco libero? Non so se è un sindaco…è chiaro che è fortemente condizionata da un lato dal M5S, dall’altro dal suo sistema di relazioni personali. Si era visto tutto in campagna elettorale: da un lato ha il contratto di Grillo, le minacce di sfiduciarla e levarle il simbolo, dall’altro ha quel sistema che ruota attorno a un pezzo di destra romana. Cioè, lo studio Sammarco si sa cos’è a Roma: è un pezzo di quel mondo di professioni legate alla destra romana, quella peggiore, che ha governato questa città…Il problema è che in mezzo c’è Roma che nessuno sta amministrando“. Cosi’ il commissario romano del Pd Matteo Orfini intervistato alla Festa dell’Unità di Roma.

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