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Serie A: ChainOn.it lancia la prima indagine sugli sponsor tecnici e commerciali di maglia

Dopo due anni di emergenza sanitaria è tempo di bilanci e la prima analisi economica tocca il mercato delle sponsorizzazioni di maglia della Serie A. ChainOn, marketplace digitale specializzato nella compravendita di sponsorizzazioni sportive (attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari, blockchain e intelligenza artificiale), in collaborazione con StageUp, ha realizzato un report sul valore complessivo di questo mercato (realtà commerciali+tecniche), stimato, nella stagione in corso, in 335 milioni di euro.
Il 69% è coperto dagli sponsor commerciali (230 milioni), mentre il restante 31% è assorbito dagli investimenti dei fornitori tecnici del materiale gara (105 milioni).

Rispetto alla precedente stagione (2020/21), quando questo valore complessivo era quantificato in 170 milioni di euro, si evidenzia una crescita pari a 60 milioni, nel confronto anno su anno (con un valore medio maglia pari a 11,5 milioni). Questo netto aumento è collegato, a filo doppio, all’ingresso di sponsor del settore criptovalute e all’utilizzo generalizzato dei diversi format (a partire dallo sleeve, lo sponsor di manica).
Se si scende nell’analisi dei diversi settori merceologici, risulta ancora più chiaro il peso delle criptovalute (il 27% dei ricavi totali), anche se nel 2021/22 domina l’automotive (30% del mercato), con il marchio Jeep (main sponsor della Juventus) a guidare il comparto in esame. Telecomunicazioni e informatica sono stabilmente al 3° posto (14%), più indietro “cibo e bevande” (5%), oltre ad una miscellanea di piccoli/grandi settori emergenti che pesano complessivamente per il 24%.

Interessante anche il focus sul solo “main sponsor” (il format più visibile presente sulla divisa di gara). In totale queste aziende investono 173 milioni di euro. La media per squadra è pari a 8,65 milioni di euro. Le tre realtà big del campionato (Juventus, Milan e Inter) poi raccolgono da sole il 46% del totale dei ricavi, le restanti 17 il 54%.
I back sponsor (letteralmente “retro maglia”) hanno intercettato l’interesse di partner per 31 milioni di euro (media squadra: 1,63 milioni), mentre i “second sponsor” pesano per complessivi 5,5 milioni. Completa l’analisi il valore totale degli sleeve sponsor (partner di manica) stimato in 20,5 milioni (media squadra: 1,14 milioni).

In Serie A solo Roma e Sassuolo (l’unica ad aver scelto anche di rinunciare al back sponsor) non hanno puntato su questo format.

“La grande crescita delle sponsorizzazioni da parte di aziende operanti nel settore della blockchain è la grande novità emersa in Serie A in questa stagione agonistica. Una crescita repentina che ha origine nell’impossibilità legislativa di effettuare investimenti sponsorizzativi da parte delle società di betting, impossibilità che ha originato un vuoto occupato da aziende di un settore vicino per struttura digitale del prodotto, vicinanza allo sport e necessità di aumentare la notorietà di marca” ha dichiarato Giovanni Palazzi, amministratore delegato di ChainOn (nella foto in primo piano). “Va sottolineato che questo fatto ha un aspetto molto importante per il Paese.

La forte presenza sponsor collegati alla blockchain ha aumentato. in forma accelerata. la conoscenza da parte del grande pubblico di una tecnologia su cui si deciderà il futuro. Oggi il 10% degli italiani conosce gli aspetti principali della tecnologia blockchain: appena otto mesi fa, invece, solo il 2% della popolazione ne conosceva concretamente l’esistenza.”

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Redazione

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