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Stadio Luigi Ferraris: tutto pronto per il restyling da 100 milioni di euro

Genova ambisce a essere una delle cinque città italiane protagoniste del campionato europeo del 2032. Tuttavia, con Roma, Milano e Torino praticamente sicure del posto, Genova dovrà vincere la concorrenza di Napoli, Bari, Firenze, Verona, Bologna e Cagliari. Per raggiungere questo obiettivo, è stato elaborato un piano da 100 milioni di euro che prevede il rinnovamento dello stadio e la trasformazione della casa circondariale in una Cittadella dello Sport.

(di Davide Pollastri) – Il “Luigi Ferraris” sta per rifarsi il look al fine di uniformarsi alle norme per la selezione di Euro2032, torneo che si disputerà in Italia e Turchia, ognuna con 5 sedi di gara.

Questi interventi dovrebbero trasformare l’anacronistico impianto di Marassi in un’arena quantomeno capace di soddisfare i requisiti definiti dalla UEFA.

Il progetto di restyling, presentato dall’architetto Hembert Penaranda (allievo di Renzo Piano), è stato esaminato venerdì 23 febbraio presso Palazzo Tursi, sede del comune di Genova, durante un incontro che ha coinvolto il sindaco Marco Bucci, l’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi, l’assessore allo Sport, Alessandra Bianchi, e i dirigenti del Genoa CFC e della U.C. Sampdoria.

Dopo l’incontro, attraverso le note dei partecipanti, è filtrato un palpabile ottimismo riguardo alla prossima e rapida realizzazione del progetto.

Le dichiarazioni provenienti da Palazzo Tursi evidenziano la soddisfazione per l’allineamento delle due società, Genoa e Sampdoria, nel lavoro congiunto per la buona riuscita del progetto. Il Presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, anticipa una rapida approvazione del progetto, mentre l’azionista principale della Sampdoria, Matteo Manfredi, ringrazia l’amministrazione per il suo contributo e si impegna a lavorare per la valorizzazione dello stadio Ferraris.

Sull’argomento, abbiamo voluto sentire l’opinione di Renzo Parodi, già autorevole firma del ‘Secolo XIX’: “Da quel che leggo pensano di investire 100 mln. Mi pare una follia. Lo stadio è stretto fra il torrente Bisagno (celebre per le periodiche alluvioni), il vecchio carcere e le case. Non ci sono parcheggi. Non basta immaginare di riempirlo di esercizi commerciali per renderlo redditizio.

Spendere 100 mln nella speranza (per me vana, ndr) che Genova entri fra le città prescelte per l’europeo del 2032 è una scommessa a perdere.

Duccio Garrone aveva presentato 4 progetti diversi per un nuovo impianto. Tutti bocciati. Con 150 mln avrebbe costruito uno stadio e una piscina sull’area dell’ex fiera del mare, dove sorgerà il waterfront (l’ennesima operazione immobiliare) e un palasport di meno di 5mila posti (aumentabili, dicono fino a 5mila), inidoneo per ospitare la Serie A di basket e pallavolo”.

Lo stadio di Marassi, inaugurato nel 1911 e più volte ristrutturato (gli interventi più importanti furono quelli per il Mondiale di calcio del 1990), è il più antico impianto calcistico d’Italia. Un ammodernamento va fatto, a prescindere dall’Europeo del 2032“.

 

 

 

 

 

 

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