In un panorama generale, a livello stadi, poco edificante l'unica via percorribile (in attesa di poter ammirare strutture polifunzionali e dotate di ogni comfort) è quella del taglio dei prezzi dei biglietti.
Strada imboccata per primo da Aurelio De Laurentiis, presidente dell'Ssc Napoli, che, già con l'Empoli, ha tagliato del 50% (da 18 a 9.50 euro le curve del San Paolo) il pricing del tagliando d'ingresso.
Con lo stupore di tutti (ma non di Sporteconomy) il numero dei paganti è praticamente raddoppiato.
L'operazione del patron del Napoli dimostra che la leva del prezzo è ancora oggi un elemento importante per portare gente allo stadio. Un esempio che dovrebbe essere seguito anche da altri presidenti di calcio, visto che la media frequenza negli stadi quest'anno non supera il tetto dei 20 mila per impianto. La più bassa considerando i cinque più importanti mercati calcistici europei.