FIFA - UEFA

Sport&Politica – Il pianeta licensing si confronta sotto l’egida Uefa

Casi difficili

Gli orientamenti dell’incontro sono stati indicati dall’amministrazione UEFA, con Theodore Theodoridis, direttore UEFA per i rapporti con le federazioni nazionali, che ha esposto alcune delle sue esperienze e i problemi affrontati quando faceva parte della direzione della Federcalcio greca. “I casi difficili possono presentarsi ovunque, e solo con un proficuo confronto su simili esperienze si possono trarre delle lezioni utili”. 

Impegni
Nella prima metà di quest’anno, in tutta Europa sono stati alzati i parametri e i club sono stati valutati per la prima volta con la versione 2.0. del sistema di licenze ai club della UEFA. Sefton Perry, il responsabile del settore licenze ai club, ha esposto i motivi dei cambiamenti. “In totale è stata concessa la licenza a 51 club in meno rispetto allo scorso anno. I parametri finanziari, considerevolmente elevati, sono stati alla base del 45% delle richieste respinte. Hanno avuto il loro peso anche i requisiti circa la situazione in ambito medico, stadi, settore tecnico giovanile e senior. In ogni caso, l’ampia portata di questo lavoro è chiaramente dimostrata dal fatto che 629 club di prima divisione hanno presentato richiesta per la licenza”.
 

Esempi esposti
I rappresentanti di Bulgaria, Polonia, Galles, Cipro, Irlanda del Nord e Belgio hanno esposto vari casi anche tramite materiale video, condividendo le proprie esperienze con gli altri partecipanti. Alberto Alvarez Garralon, presidente della Federcalcio spagnola, ha commentato: “È molto importante potersi confrontare con altri partecipanti di tutta Europa e comprendere la filosofia alla base della concessione delle licenze, allo scopo di poter affrontare nel modo migliore alcune delle questioni pratiche”.
 

Scambio di vedute
I casi presentati hanno sollevato molti argomenti, compresa la distinzione tra licenze nazionali e UEFA, pressioni sugli organi decisionali, incontri di approfondimento degli organi decisionali, la regola dei tre anni, interventi straordinari, la valutazione della capacità dei club di continuare cooperare con gli organi predisposti. L’aperto scambio di vedute su diversi argomenti, tutti motivati dal desiderio di migliorare gli attuali standard, ha reso molto stimolante questo incontro. 

Regolamenti
Andrea Traverso, responsabile dell’ufficio UEFA per la concessione delle licenze, ha esposto ai delegati presenti le recenti trasformazione dei regolamenti sulla concessione delle licenze, di recente approvate dal Comitato Esecutivo UEFA. Sono stati spiegati i motivi di questi cambiamenti, tra questi la necessità di rendere i procedimenti più trasparenti, la creazione di una piattaforma giuridica più solida per la concessione delle licenze e un adattamento rispetto agli altri regolamenti UEFA.
 

Esperienze importanti
Nel complesso, il seminario, con le discussioni che lo hanno animato e lo scambio di possibili soluzioni per i casi trattati, ha sottolineato l’aspetto più importante del sistema di concessione delle licenze, segnatamente i collegamenti in questo ambito. Ivancica Sudac, responsabile per la concessione delle licenze della Federcalcio croata, ha dichiarato: “È stato un seminario molto interessante, utile e importante. Per noi è fondamentale poterci confrontare con i membri degli organi decisionali, perché al termine delle procedure sono i responsabili delle decisioni più giuste”. Con un continuo scambio di esperienze acquisite da tutti organi preposti alla concessione di licenze a oltre 3.000 club negli ultimi cinque anni si procede sulla strada di un sempre maggiore apprendimento nella materia in oggetto.

Il sistema della concessione delle licenze è salito alla ribalta in ottobre quando 150 esperti di licenze provenienti dalle 53 federazioni associate alla UEFA si sono riuniti per discutere i recenti sviluppi della materia e diversi casi concreti nel recente seminario svoltosi a Ginevra

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