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Sport fenomeno poliedrico tra cultura e tecnologia

Per le Olimpiadi 2026, un sistema capace di attrarre e valorizzare i giovani. Dual Career, Call for Ideas, Design: i nuovi stimoli dalle Università.

(di Claudia Giordani) – Nuove vittorie, tanti podi, medaglie europee e addirittura una tripletta: l’Italia degli sport invernali e del ghiaccio appassiona e da spettacolo con una serie di risultati impressionanti. Eccezionale il rendimento in tante discipline di campionesse e campioni in grande forma, sempre in assetto olimpico, pur in una stagione di transizione tra un’edizione e la prossima. Qualità e livello tecnico sempre più alto, molte gare risolte sul filo dei centesimi, frequenti purtroppo gli infortuni.

Ma oltre le prestazioni, molto più che negli anni passati, c’è spazio per tante occasioni d’incontro a Milano città olimpica che guarda con entusiasmo al 2026. Tra i più recenti, organizzato da “Cattolica per lo Sport” dell’Università Cattolica, l’interessante dibattito “Trasformazioni a confronto nei settori della Cultura e dello Sport in Italia: modelli organizzativi e pratiche emergenti in vista di Olimpiadi Milano – Cortina 2026”, a cui hanno partecipato il rettore dell’Ateneo Franco AnelliMario Gatti, direttore della sede di Milano e direttore Area ricerca e sviluppo, Federica Olivares, direttore dei master Progettare culturae Cultural Diplomacy dell’Alta scuola in Media, comunicazione e spettacolo, e Giovanni Panebianco, capo di Gabinetto del Ministro per lo Sport e le politiche giovanili, già segretario generale del Ministero per i Beni e le attività culturali.

Dal quale sono emerse visioni molto interessanti. “Lo sport è un fenomeno poliedrico attraverso il quale è possibile recuperare una identità culturale”. ha dichiarato il Rettore Anelli ricordando le dimensioni contemporanee delle attività sportive quali l’adesione spontanea e il benessere. “Le università possono svolgere un ruolo fondamentale per le Olimpiadi Milano Cortina 2026. La sinergia tra sport, innovazione e ricerca è un driverstrategico.” Questa la premessa di Giovanni Panebianco che ha ricordato quanto il grande evento olimpico dovrà essererispettoso dell’ambiente e tener conto della legacyterritoriale. Per Federica Olivares la sfida olimpica vede in primo piano soprattutto le competenze per sviluppare opportunità di fruizione culturale: “Per i nostri ragazzi, gli studenti,immaginiamo contest per nuovi format, nuovi spazi culturali, start up innovative da raccogliere tramiteuna call for ideasnell’ambito di Collab». Fondamentale la collaborazione degli accademici con persone e istituzioni esterne per Mario Gatti: ”Cattolicaperlo Sport è il brand creato per valorizzare lo sport per il quale le Olimpiadi sono una grande opportunità.” Anche per sottolineare la valenza educativa a 360° dell’Università che con la proposta Dual Career,  un percorso di laurea che consente allo studente di perseguire i suoi obiettivi formativi e al tempo stesso di portare avanti la sua attività sportiva a livello agonistico, testimonia il suo impegno oltre a quello dedicato a progetti, convegni, corsi.La cultura al centro della programmazione olimpica, come richiesto anche dall’Agenda 2020 del Cio, e le Università protagoniste come già succede per Tokio 2020 e Parigi 2024, dopo Barcellona 1994 e Londra 2012, per la reputazione dell’intera nazione. Università che credono sempre più nello sport, atleti che possono contare sul supporto del mondo della scuola.

A Milano in Cattolica sono circa 35 gli ammessi al percorso Dual Career in oltre 20 corsi diversi, tra cui le gemelle ALICE e CHIARA VIRAG, la prima campionessa del mondo di wakeboard 2019, e in tanti si sono già laureati a UniTrento, gli sciatoriKAREN PUTZER eRICCARDO TONETTI, la promettente canoista BEATRICE SCARTEZZINI, grazie al programma TOPSport per studenti-atleti di alto livello, nato nel 2011 come primo esempio in Italia, attivato anche da Società sportive quali Aquila Basket Trento, Hockey Pergine ASD, Trentino Volley. Giovani da attrarre e valorizzare attraverso un sistema che tocca anche l’ambito tecnologico, così pervasivo nella società e tanto preminente per le nuove generazioni. Numerose le opportunità nel mondo dello sport, che sempre più anche in Italia si affida alle tecnologie per sviluppare performance, metodologie di analisi e business. Se ne è discusso in occasione di “Il dato è tratto. Atleti, tecnologia e sport”,secondo appuntamento degli incontri del Foglio sportivo in vista delle Olimpiadi 2026.

Volley e Calcio stanno già adottando le soluzioni che interpretano i Big Data per l’analisi in tempo reale delle azioni durante le partite, hanno raccontato ADRIANO BACCONI esperto di match analysis e advisor di Math&Sport con OTTAVIO CRIVARO Ceo di Math&Sport, LORENZO DALLARI responsabile editoriale Lega Serie A e soprattutto MAURO BERRUTO allenatore, ex ct della Nazionale maschile di pallavolo. Stimolante l’esperienza di MATTEO CAMPODONICO fondatore di Wyscout, start up ora azienda affermata e ricercata da tutte le squadre, i procuratori e gli allenatori di calcio di tutto il mondo. Con DAVID “TONZILLA” TONIZZA campione del mondo piloti di F1 Esports su Ferrari, si è capito come gli e-sport siano una realtà planetaria ormai consolidata, per molti una professione molto redditizia.

E con NICOLETTA VITTADINI, docente dell’Università Cattolica, quanto i social media siano occasioni per determinare, attraverso il racconto, l’immagine degli atleti, ma anche quella delle discipline e degli sport meno conosciuti e seguiti, che possono trarne vantaggi economici oltrechè maggiore visibilità. E tecnologia è anche design legato all’attrezzatura e ai prodotti utilizzati nella pratica sportiva. Un mondo di idee in continua evoluzione sempre sorprendente e innovativo. A fianco delle Aziende e degli sport invernali scende in campo anche il Politecnico di Milano con il corso di Design Alpino dedicato in particolare a escursionismo, sci/snowboard e alpinismo: dallo zaino al bivacco, dall’accessorio al ricovero di emergenza a tutti i prodotti/servizi per la pratica delle discipline sportive e le attività lavorative in ambiente montano, nel pieno rispetto della sicurezza, sostenibilità e comfort. Tra lezioni, seminari e incontri con i professionisti, molte le occasioni per sperimentare e progettare secondo i bisogni intercettati.

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