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Scopri i progetti dei vincitori del RunHack2020, primo hackathon online sul running

Due giorni di competizione digitale ad alto tasso tecnologico, habitat ideale per la nascita di progetti che aspirano a rivoluzionare il mondo del running e il modo in cui viene vissuto dagli appassionati: “RunHack”, il primo hackathon online sul running, ha decretato i propri vincitori.

Marta Cioffi, Marco De Pisapia, Valentina Perna, Gerardo Safiotti e Marina Sonni sono gli autori  di “Run-Go”, giudicata l’idea migliore al servizio di chi corre. Puntando sulla gamification e sulla realtà aumentata, i cinque coinquilini trentenni hanno sfruttato la geolocalizzazione con GPS per favorire la formazioni di gruppi di allenamento, stimolandoli a sfidarsi gli uni con gli altri in un meccanismo competitivo.

La seconda edizione di RunHACK, organizzata da FIDAL, Runcard, Infront e tree, si è svolta interamente online, con i partecipanti collegati da ogni angolo d’Italia tramite la piattaforma Cisco Webex. Ai partecipanti e ai visitatori, collegati in video tramite la piattaforma Remo, apparivano una serie di tavoli di lavoro virtuali, allestiti su due piani. Con pochi click era possibile passeggiare fra i team, sedersi fra loro, osservarli al lavoro (ciascuno da casa propria, collegati tramite microfono e webcam) e anche confrontarsi sui progetti.

Iniziato venerdì 27 marzo, RunHACK ha visto 20 team formati da 90 giovani innovatori (l’età media è stata di 25 anni) lavorare per due giorni in full immersion sui temi dello sport, della tecnologia e della community. Fra loro 48 programmatori, 26 designer ed esperti di user experience, 16 esperti di marketing e digital. La fase finale, con la sessione di pitch (l’esposizione dei progetti) e la premiazione, è stata trasmessa in diretta streaming tramite gli account social di Runcard e tree.

Gli innovatori sono tutti giovanissimi, come i cinque studenti dell’ITIS Enrico Fermi di Roma del team autore di RunSocial, l’idea seconda classificata. Gabriele Onorato (17 anni), Federico Gerardi (17), Claudio Totino (16), Francesco Andrea Placido (16) e Nobin Islam (21) hanno unito i meccanismi dei social network con la ricerca di percorsi “su misura” per le caratteristiche di ciascun runner. Il terzo team, autore di Safety Run, è composto invece da designer e programmatori come Dario Parini, Giacomo e Gabriele Re.

Non è stato facile il compito della giuria, composta da composta da Alberto Luna (Talent Garden), Agostino Santoni (CEO di Cisco), Stefano Deantoni (Resp. Marketing Infront Italy), Maurizio Laganà (ManpowerGroup), Adriano Bacconi (Consulente Area Digital Solutions Infront Italy), Enrico Benes (IT Fidal Servizi), Marcel Vulpis (Sporteconomy.it – l’agenzia ha seguito i lavori finali veicolando le news/informazioni collegate al progetto) e Luca Corsolini (Giornalista sportivo) e Antonio Perdichizzi (tree).

La due giorni ha visto i 90 partecipanti assistiti da 9 mentor: Alessandra Gorlero (Infront), Simone Cevasco (Infront), Maurizio Laganà (ManpowerGroup), Adriano Bacconi (Infront), Francesco Mantegazzini (Infront), Alessandro Torroni (FIDAL), Anna Chiara Spigarolo (FIDAL), Riccardo Migliorelli (tree), Lorenza Davide (tree).

RunHACK 2020, le 3 “idee” vincitrici:
1° Run-Go: ha una spiccata componente di gamification basata su realtà aumentata geolocalizzata con GPS. Unisce i runner locali in team e li stimola a confrontare i propri risultati tramite ranking.
2° RunSocial: si basa su 3 punti chiave: funzionalità social che permetterà agli utenti di visualizzare post di loro interesse, motore di ricerca per trovare percorsi per l’allenamento più adatti in base alla qualità dell’aria o alla pendenza, comunicazione interattiva per poter condividere i tracciati, scambiarsi messaggi e allenarsi in compagnia.
3° Safety Run: permette al runner di focalizzarsi sull’allenamento tramite la mappatura di aree di corsa a lui vicine rese sicure dalla presenza della community e dall’attivazione tramite input di una funzione che consente la geo-localizzazione in caso di necessità.

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Redazione

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