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Rizzello (FIFA General Coordinator) ci racconta il progetto organizzativo di Russia2018

A poco più di due settimane dalla partenza di Fifa World Cup 2018, quest’anno organizzata dalla Russia, l’Italia, purtroppo, non sarà rappresentata dalla Nazionale (vincitrice di 4 titoli iridati dal 1930 al 2006). Un tocco tricolore sarà presente solo all’interno dell’organizzazione dell’evento internazionale.

Il manager professionista Giuseppe Rizzello (socio Assi Manager) infatti fa parte della task force della FIFA nel ruolo di General Coordinator. A Rizzello abbiamo chiesto di illustrarci il progetto organizzativo del più importante evento in ambito calcistico.

1) Ci spiega da quanti anni e su quali progetti ha lavorato, fino ad oggi, a supporto della FIFA World Cup?  

R: Dal 2009 ad oggi, in diverse funzioni (ma sempre tutte legate alla gestione dell’evento) ho lavorato ad altre nove Coppe Del Mondo FIFA (da quelle per club, ai Mondiali Under 17 e Under 20 a quelli di Futsal) per 4 volte dalla parte del Comitato Organizzatore Locale – sempre come Stadium Manager – e nelle altre occasioni come General Coordinator incaricato per la FIFA.

2) In Russia che tipologia di progetti seguirà nello specifico?  

R: In Russia avrò incarico, per la quinta volta, come FIFA General Coordinator per la sede di Sochi. Si tratta di una funzione apicale di coordinamento e supervisione di tutte le funzioni e le aree interessate dall’evento Coppa del Mondo nella città ospitante; dagli hotel a disposizione delle Delegazioni Nazionali, alla gestione dei campi di allenamento, dai Base Camp delle Delegazioni di Brasile e Polonia (che hanno scelto Sochi come loro sede principale), sino al coordinamento di tutta la gestione del Fisht Stadium, sede di tutte e 6 le gare assegnate a Sochi (4 di prima fase più un Ottavo e un Quarto di Finale), incluse, ovviamente, le responsabilità dirette per lo svolgimento delle gare assegnate.

Il General Coordinator della FIFA è responsabile diretto anche della gestione di tutto il personale FIFA in loco, rappresenta la FIFA nelle funzioni di coordinamento con tutte le squadre che giocano nella sede e con le autorità locali, ed infine è il trait-d’union con il General Manager del Comitato Organizzatore Locale per la Città Ospitante.

3) Come si sta evolvendo, di edizione in edizione, la FIFA World Cup? Tornando indietro nel tempo come ha visto crescere questo incredibile format di sports-entertainment?   

R: Questa sarà la terza edizione a cui ho la possibilità di partecipare; dal Sud Africa alla Russia, passando per il Brasile, le novità più evidenti, come del resto in molti altri ambiti sportivi e non solo, sono certamente rappresentate da due fattori paralleli ed, in alcuni casi, anche convergenti; tecnologia e sicurezza.

Internet, le connessioni mobili, e la tecnologia vera e propria (rappresentata non solo dalle più conosciute Goal Line Technology e VAR, ma anche ad esempio dal rilevamento in tempo reale delle condizioni fisiche dei giocatori in campo) hanno elevato il livello di complessità della gestione degli eventi gara di diversi gradi, rendendo nel contempo anche più difficile, ad esempio, la gestione degli spazi dedicati nello stadio a tali attività: i social ed in genere la connessione mobile hanno poi amplificato le necessita di gestione puntuale dell’esperienza d’uso da parte di tifosi e appassionati, sia nello stadio che nelle diverse aree interessate dall’evento; dal singolo campo di allenamento sino ai più complessi FAN FEST & VILLAGE, di varia misura e complessità, che accompagnano lo svolgimento della World Cup.

Una immagine notturna e aerea di Kazan, capitale dello sport russo

Per il lato sicurezza, anche in considerazione di quanto accade in generale nella nostra vita di tutti i giorni, lo sviluppo di sistemi di controllo sempre più sofisticati non solo delle persone che accedono allo stadio per lavoro o per assistere alle gare, ma anche di tutti i veicoli, gli equipaggiamenti e le forniture che vengono utilizzate per quanto necessario allo svolgimento della Coppa; oggi il centro di controllo operativo di uno stadio della World Cup assomiglia sempre più a quelli dei moderni aeroporti con centinaia di telecamere al lavoro contemporaneamente, sistemi di telecomunicazione che collegano l’impianto con le forze dell’ordine, gli ospedali ed i centri di controllo del traffico, pubblico e privato, della città ospitante.

Unitamente a questi aspetti più propriamente tecnologici, si sono poi sviluppate tutta una serie di attività preventive che per esempio includo il “background check” di tutti quelli che, a vario titolo (siano essi FIFA, COL o semplicemente Volontari), partecipano o lavorano ad un evento come la FIFA World Cup.

4) Quali sono le maggiori criticità che dovrete gestire in Russia? Che obiettivi si è data la FIFA sotto il profilo della gestione dell’ospitalità? 

R: L’edizione 2018 della Coppa Del Mondo si preannuncia come quella dove sono stati fatti i maggiori investimenti in termini di sicurezza (attiva e passiva) a beneficio di tutti quelli che voleranno in Russia per partecipare e/o seguire le 62 gare; in ogni caso al momento non si intravvedono particolari criticità, anche se, come spesso avviene per le varie edizioni della World Cup, alcune sedi lavoreranno sino alla notte prima della prima gara per completare gli impianti, gli overlay e le installazioni tecniche; ovviamente gli stadi che con Sochi (Mosca, San Pietroburgo e Kazan) hanno ospitato la Confederation Cup 2017 si troveranno in vantaggio sotto questo aspetto.

Probabilmente in alcune città, Mosca in primis, si dovrà prestare particolare attenzione all’interazione del traffico veicolare normalmente presente sulle strade cittadine che potrebbe (nonostante la lunga ed articolata preparazione messa in campo dal coordinamento dei trasporti FIFA) interferire con i movimenti delle squadre, dello staff e degli stessi tifosi, creando ritardi di varia natura nell’accesso allo stadio.

Il concetto di Hospitality è stato ulteriormente “allargato” rispetto alle precedenti edizioni della World Cup, creando nuovi livelli di accesso per altri target, che non siano solo quelli destinati ai soli skybox; molto curate saranno tutte le aree di attivazione commerciale dei partners negli stadi, cosi come i Fan Fest; evitare le criticità emerse in Brasile su diversi di questi aspetti e fornire la miglior esperienza “d’uso” possibile a tutti coloro che parteciperanno è l’obiettivo principale, con figure professionali aggiunte appositamente al normale staff sia FIFA che COL, proprio allo scopo di garantire il miglior risultato.

.5) Lei lavora per il colosso americano AEG. Post Russia su quali altri progetti sarà direttamente coinvolto? 

R: Ho avuto la straordinaria opportunità professionale e personale di lavorare per quasi tre anni in Brasile per AEG Facilities che curava la realizzazione, l’attivazione ed il re-start post-Coppa di diversi stadi della World Cup 2014.

AEG sta espandendo progressivamente la sua presenza in Europa, forte ad esempio di straordinarie realizzazioni come la O2 Arena di Londra: per quanto mi riguarda, da oltre un’anno, faccio parte del team operativo dedicato al progetto da AEG Facilities (azienda che sarà poi partner gestionale del futuro Stadio della Roma a Tor di Valle per 30 anni), sia a supporto dei progettisti e delle altre figure coinvolte nella realizzazione dello Stadio, sia per il design operativo della venue e l’organizzazione delle attività in pre-apertura; ottimizzare la costruzione ed efficientarne la gestione sono i compiti principali di questo team di AEG Facilities.

Dopo la partenza dei cantieri svolgerò invece la funzione di General Manager del progetto, ovviamente per la parte stadio.

6) Come sta lavorando la FIFA per rendere unica l’esperienza di Russia 2018?  

R: FIFA ha investito moltissimo, sopratutto a livello di risorse umane, per alzare l’efficienza operativa di tutti i settori coinvolti, portando in Russia lo staff numericamente più grande di sempre.

La centralizzazioni di molti servizi e attività richiede un enorme lavoro di coordinamento e gestione “dietro le quinte”, mentre allo stesso tempo diventa sempre più importante difendere il “prodotto” e le sue esclusività.

L’utilizzo del FAN ID, che in pratica sostituisce la necessità di un visto consolare di ingresso in Russia e diventa un vero e proprio passaporto per l’evento, al di là di alcune perplessità iniziali, ha permesso di semplificare notevolmente le procedure di accesso agli stadi, e di collegare a questo “documento” tutta una serie di servizi, a partire dai trasporti pubblici, in modo semplice quanto efficiente, per rendere quanto più facile possibile la vita del tifoso/appassionato.

A questo si deve aggiungere il più alto servizio tecnologico mai installato per completare il quadro, e tutto questo, unitamente alla ospitalità del popolo russo, evidentissima nel modo di lavorare di tutti i volontari, completeranno il quadro di una edizione che, lato tecnico a parte, ha tutte le carte in regola per diventare una delle migliori di sempre.

Una immagine di Giuseppe Rizzello – FIFA General Coordinator per Russia2018

  • Originariamente architetto laureatosi al Politecnico di Milano nel 1992 con una tesi sulle Librerie Pubbliche Online, in oltre 20 anni di attività professionale a vari livelli nel settore dello sport e della gestione degli impianti sportivi, ha avuto la possibilità di accumulare esperienze tra le più diversificate ed integrate.
    Dalla gestione di federazioni e campionati nazionali, alla gestione di eventi sportivi di livello nazionale ed internazionale, da eventi di attivazione marketing più specifici (come per esempio fiere sportive, Mostre dello Sport, Mille Miglia, NBA Street Jam ed NFL Experience oltre a cinque stagioni come arbitro della NFL Europe, dal 1995 al 1999), sino ad altre legate alla gestione di impianti sportivi anche di grandi dimensioni e di sistemi di biglietteria, culminate in quella della Sicurezza, Sistemi di Ticketing e Gestione Eventi allo Stadio San Siro di Milano per FC Internazionale Milano, durante i suoi 7 anni nel Club italiano.
    Sempre per FC Internazionale, dal 2004 al 2006, è stato anche Segretario Esecutivo del Club, con responsabilità dirette per le risorse umane, le PR, i Fan Clubs di tutto il mondo, oltre agli statuti, ai regolamenti interni, le verifiche per il sistema delle Licenze UEFA, ed i rapporti istituzionali con FIGC e UEFA.
    Dal 2002 al 2017 è stato uno dei relatori fissi al “FIFA Master di Gestione Sportiva” per il modulo che si svolge presso l’Università Bocconi di Milano, dove ha presentato una varietà di interventi relativi allo gestione stadio e alla organizzazione di eventi, così come ai sistemi di biglietteria e alle questioni relative alla sicurezza degli eventi stessi; durante il suo mandato in FC Internazionale Milano, è stato il primo stadia manager italiano ad organizzare un servizio di Stewarding secondo i dettami dalla normativa UEFA (il personale ASSI dell’Inter per le stagioni 2000-2006).
    Uno dei primi Stadium’s Safety Manager, certificati dalla F.I.G.C., nel 2001, ai sensi della Normativa Federale, adattata da quella originale dei Regolamenti e Statuti della Premiership inglese, è stato poi tra i Soci Fondatori di ANDeS, l’associazione di categoria dei Delegati Alla Sicurezza.
    Nel 2006 ha co-fondato Resquadro Srl, di cui è Direttore per il settore Venue ed Events, una società di consulenza specializzata su temi relativi alle strutture sportive; la società che, oltre ad essere a supporto di studi di architettura specializzati, per alcuni progetti per la costruzione e/o la ristrutturazione di impianti sportivi in Italia, ha avuto tra i propri clienti anche importanti multinazionali come ad esempio IMG Europe.
    Oltre a questo, dalla stagione 2007/8 a quella 2012/2013, ha operato come VENUE DIRECTOR per la UEFA Champions League, funzione che esercita il controllo diretto per l’attuazione dei protocolli commerciali ed operativi della UEFA per la sua massima competizione per Club (tra i quali Regolamento e Statuto, Diritti Commerciali e Televisivi), operando in stadi europei di altissimo profilo tra i quali il Camp Nou (Barcellona – due stagioni), lo Stamford Bridge (Chelsea FC – Londra), lo Şükrü Saracoğlu Stadium (Fenerbache FC Istambul), la BayArena (Leverkusen) e la Dombass Arena (Shakhtar FC-Donetsk).
    Parallelamente, tra il 2009 ed il 2017, ha operato in 9 diverse Coppe del Mondo FIFA, a vario titolo, come LOC Stadia Manager (2009, 2010 e 2017 FIFA Club World Cup negli Emirati Arabi Uniti, e FIFA Coppa del Mondo a Recife, Brasile 2014), o in qualità di Assistente Coordinatore Generale (FIFA WORLD CUP 2010 in Sud Africa) e, infine, in qualità di Coordinatore Generale della FIFA (FIFA U-20 WORLD CUP in Colombia 2011, FIFA Under 17 WORLD CUP negli Emirati Arabi Uniti 2013, FIFA FUTSAL WORLD CUP 2016 in Colombia, e FIFA CONFEDERATION CUP 2017 a Sochi, Russia).
    In questi eventi della FIFA, come Stadia Manager è stato responsabile per la diretta supervisione della costruzione e/o ristrutturazione degli impianti, secondo il Regolamento Stadi della FIFA e le relative direttive tecniche emanate prima di ogni edizione, garantendo al tempo stesso le installazioni in over-lay tecnico per l’evento, le necessarie certificazioni tecniche e legali di tutti gli impianti della manifestazione e l’attivazione dei contratti commerciali e di marketing: durante gli eventi, ha infine operato come “ufficiale di collegamento” tra il Coordinatore Generale della FIFA e il personale dello stadio per tutte le operazioni “day-by-day” durante gli eventi e le partite.
    Con l’uniforme FIFA, ha avuto la gestione diretta e la responsabilità dello stadio e degli eventi sotto Regolamento FIFA, la gestione di tutte le riunioni e le attività da parte di FIFA con lo Stadia Manager locale ed il personale dello stadio, coordinando il team FIFA della Venue (compresa la Produzione TV , il Marketing e la Sicurezza FIFA), e fornendo report e valutazioni giornaliere degli impianti e delle performance.
    Oltre a vari corsi di aggiornamento su sicurezza (FIGC & UEFA) e gestione degli eventi, ha frequentato con successo il programma di Formazione FIFA 2013/14 sulla Sostenibilità degli Stadi, in Brasile, nei mesi precedenti la Coppa del Mondo 2014.
    Dall’ottobre 2012 all’agosto 2015 ha lavorato come General Manager Stadio per AEG Brasil (filiale di AEG FACILITIES USA) prima a Curitiba (nello Stato di Paraná) per la Arena da Baixada e poi a Recife (Stato di Pernambuco) per la ITAIPAVA ARENA Pernambuco, dove ha coordinato tutti i controlli sulla realizzazione della Coppa del Mondo, così come, post Coppa del Mondo, il ri-adattamento dell’impianto e la conseguente pianificazione dello sviluppo e della strategia a lungo termine dell’impianto.

     

     

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