All newsAltri eventiAziendeCalcioDigital Media SportDiritti di immagineDiritti TelevisiviEconomia E PoliticaFederazioni Italianehome pageIstituzione e AttualitàOsservatorio PoliticoParlamento e GovernoSerie A - Serie BSerie BSport Business

Report calcio 2016: Il sistema calcio (2,62 mld di euro) traballa e perde colpi

  • Il valore della produzione aggregato è diminuito per la prima volta dopo tre stagioni di crescita consecutive, attestandosi a 2.625,1 milioni di euro rispetto ai 2.727,4 registrati l’anno scorso, per un calo percentuale del 3,7%. Questa fotografia emerge dall’annuale Report Calcio 2016, realizzato da FIGC insieme a Fondazione Arel e PWC.
  •   La maggiore incidenza sul valore della produzione del calcio professionistico italiano è data dai diritti media mentre calano in misura consistente le plusvalenze da cessione dei diritti sui calciatori:
    • –  I diritti tv crescono dal 37% dell’anno scorso al 42% attuale grazie ai buoni risultati ottenuti dalle squadre italiane nelle competizioni europee della stagione 2014-2015;
    • –  le plusvalenze da cessione dei diritti sui calciatori scendono dai 528,2 milioni della stagione 2013-2014 ai 380,8 di quest’anno, con una diminuzione percentuale del 28%. Da una parte si assiste al tentativo dei club più importanti di non privarsi dei loro giocatori di maggiore valore, dall’altra vi è poca circolazione interna per la difficoltà delle società di provincia di fungere da serbatoi per le grandi squadre.
  •   I ricavi di vendita (valore della produzione al netto delle plusvalenze da cessioni dei giocatori) sono in crescita del 2,1%.
  •   I ricavi da stadio aumentano da 221,1 a 261,9 milioni (+18,4%), che costituiscono tuttavia soltanto il 10% del totale, e i ricavi da sponsor e attività commerciali, da 374,5 a 409,1 milioni (+9,3%).
  •   Nel 2014-2015 Serie A, Serie B e Lega Pro hanno sostenuto costi per un totale di 3.078,5 milioni, in aumento del 2,8%. È il valore massimo del quinquennio e si verifica dopo un paio di stagioni caratterizzate da tentativi, sia pur timidi, di più accorta gestione economico-finanziaria delle società calcistiche.
  •   Il costo del lavoro cresce del 4,9% sulla stagione precedente da 1.456,3 a 1.527,7 milioni.
  •   La perdita netta aggregata del calcio professionistico peggiora significativamente del 69,1% rispettoalla stagione precedente, passando da 317 a 536 milioni.
  •   In ragione delle performance reddituali negative, il patrimonio netto aggregato del calcio professionistico diminuisce drasticamente del 86,4%, passando da 273,4 milioni a 37,2 milioni.

PROFILO ECONOMICO-FINANZIARIO DELLA SERIE A

  •   Il valore della produzione della serie A è in calo del 3,9% da 2.299 a 2.210 milioni se si prende in considerazione il dato complessivo, sale leggermente da 114,9 a 116,3 milioni (+1,2%) calcolando il dato medio per club.
  •   I ricavi da diritti tv crescono da 987,1 a 1.031,9 milioni (+4,5%), tanto da rappresentare nella stagione 2014-2015 addirittura il 47% del totale, la percentuale più alta mai raggiunta.
  •   Le plusvalenze da cessione dei diritti sui calciatori calano del 25,2% da 443,2 milioni a 331,7.
  •   I ricavi da stadio aumentano, da 192,3 a 221,7 milioni (+15,3%).
  •   I ricavi da sponsor e attività commerciali sono in lieve crescita, da 344,2 a 360,9 milioni (+4,9%).
  •   I costi della produzione crescono da 2.438,4 a 2.498,5 milioni in termini assoluti (+2,5%) e da 121,9 a 131,5 milioni mediamente per club (+7,9%).
  •   L’Ebitda passa da 397 a 255 milioni, in calo del 35,8%, il peggiore risultato dal 2010-2011.
  •   Il risultato netto negativo della Serie A, dopo tre anni di calo costante, subisce un’impennata del104%, passando da 186 a 379 milioni di euro.
  •   Il livello d’indebitamento è oltre il cento per cento (100,4%). In crescita anche l’indebitamento medio per club da 155 a 157 milioni, con in particolare un aumento del 16,8% dei debiti finanziari, conseguenza preoccupante di una mancanza di liquidità propria.
  •   Il costo del lavoro passa dai 1.187,7 milioni della stagione 2013-2014 ai 1.235,6 attuali (+4%), ma analizzando il dato medio per club si sale da 59,4 a 65,0 milioni, per una crescita del 9,5%.
  •   In caso di retrocessione in B, il valore della produzione medio scende di 15,8 milioni e il risultato netto peggiora per 4,8 milioni. In caso di promozione in A, il valore della produzione medio cresce di 23,3 milioni e il risultato netto di 4,9 milioni.
Previous post

La Salernitana Sporting spinge sul tema dell'azionariato popolare in ambito sportivo

Next post

Barbaro (Lista Storace) impegna il candidato sindaco Marchini su un decalogo di impegni sportivi

Redazione

Redazione

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *