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Prosegue la partnership della nazionale di rugby australiana con eToro

(di Guido Paolo De Felice) – Dopo esser stato Presenting Partner della nazionale australiana di Rugby per il Tri Nations 2020, la piattaforma di trading globale eToro (nella foto una delle partnership strette nel mondo del calcio) ha acquisito anche i naming rights per tutti i match casalinghi dei Wallabies. L’accordo avrà durata triennale: sarà valevole, infatti, fino alla fine del 2023, includendo anche il campionato di rugby di quest’anno che raccoglierà nuovamente il Sudafrica nella competizione dopo la mancata partecipazione dello scorso anno causa restrizioni date dalla pandemia.

La partnership prevede che il logo eToro apparirà su tutti i prodotti ufficiali firmati Rugby Australia, l’organizzazione responsabile dei diritti delle squadre nazionali di rugby maschile e femminile, e sul retro a destra dei pantaloncini della divisa della nazionale.

Robert Francis, amministratore delegato della sezione australiana di eToro, ha dichiarato: “L’Australia è un mercato importante per il gruppo eToro e quindi sono lieto di collaborare ancora una volta con i Wallabies. La nostra visione è quella di aprire i mercati globali a tutti e vediamo questa partnership come un’opportunità per raggiungere i tifosi che seguono la squadra e attirare così più persone potenzialmente interessate a investire“.

La partnership ha rappresentato una boccata di ossigeno per le casse di Rugby Australia dopo che il mese scorso ha registrato una perdita di circa 18 milioni di euro (perdite che arrivano a 30 milioni complessivamente nell’ultimo anno). Non solo: recentemente la compagnia aerea nazionale Qantas ha interrotto il proprio impegno come main sponsor di lunga data, costringendo il management a tornare sul mercato per cercare una nuova partnership. Sembrava essere ad un passo dalla chiusura l’accordo con il conglomerato siderurgico e minerario GFG Alliance dell’affarista britannico Sanjeev Gupta, ma la trattativa è saltata a seguito della dichiarazione di insolvenza da parte del suo principale finanziatore, la Greensill Capital.

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Redazione

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