Premio CONI Lazio speciale a Calcio Sociale, ma serve impegno delle istituzioni
Il portale del Coni regionale LAZIO comunica che “nel corso della riunione della Commissione per l’assegnazione del Premio “CONI Lazio” 2015, svoltasi nei giorni scorsi presso il Comitato Regionale, è giunta la notizia dell’incendio di origine dolosa che ha distrutto la “casetta della spiritualità”, all’interno del Calcio Sociale, struttura polifunzionale di Corviale, che, da dieci anni, porta avanti un discorso di sport e legalità nella periferia ovest della Capitale. Per la gravità del gesto, la Commissione ha deciso, in deroga al regolamento del premio che prevede la sua assegnazione una tantum (il Calciosociale lo ha ricevuto nel 2009), di conferire un premio “speciale” alla società guidata da Massimo Vallati nel corso della prossima edizione.
“L’attentato di cui è stato vittima il Calcio Sociale ci colpisce e ci indigna al tempo stesso – ha dichiarato il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola – per il luogo scelto, così denso di significato, ma anche per il messaggio di paura che tenta di far passare. Come nel passato, si legge sul sito, continueremo a sostenere la battaglia di Vallati e dei suoi collaboratori, che, in questi anni, hanno saputo trasformare un luogo a lungo simbolo del degrado urbano, in un progetto di grande valore e spessore sociale”.
In mattinata è arrivato anche un intervento della direzione romana di Scelta Civica: “Ci permettiamo di far notare, come Scelta Civica Roma, che, al di là del premio, prestigioso e di alto valore morale, la struttura di Vallati ha bisogno, soprattutto, di un maggiore impegno delle istituzioni locali capitoline (nello specifico Sindaco, presidente della Regione e Prefetto) sul tema della “protezione”. “Calcio Sociale” è un progetto che sta dando molto fastidio alla malavita organizzata locale e l’incendio doloso è un evidente segnale di stampo mafioso lanciato al fondatore di questa iniziativa. Ci auguriamo che il commissario Tronca, il prefetto Gabrielli e il governatore del Lazio Zingaretti, facciano sentire sul territorio maggiormente la forza e il presidio delle istituzioni. Vallati, da tempo, è l’ultimo totem visibile di legalità all’interno di un quartiere difficile come il Corviale. E’ tempo che lo si aiuti in modo concreto, al di là dei premi (tutti nobili e di grande spessore per la presenza del CONI). L’illegalità, purtroppo, non la si ferma con targhe e trofei. Questo deve essere chiaro a tutti, istituzioni politiche e sportive. Calcio Sociale, dopo questo increscioso episodio, è un simbolo della legalità a Roma, e ha un valore doppio soprattutto mentre si sta svolgendo nella Capitale il processo ai personaggi coinvolti in Mafia Capitale”.
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