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Parkit e Cesena FC (Serie C) una case history tra successo e cura delle risorse umane

L’azienda umbra, tre le prime in Italia nel settore della mobilità e dei parcheggi, è da tre stagioni partner del Cesena FC (club di Serie C). Il presidente Sauro Rossi (nella foto sotto): “Dei miei dipendenti mi sento un padre, ma anche un pò come un allenatore”.

Quella tra Parkit, società che ha progettato i parcheggi di stazioni ferroviarie e aeroporti tra i più importanti d’Italia, e il Cesena FC è una partnership che nasce da una condivisione di valori ma dentro ci stanno anche un ragazzo che sogna di diventare calciatore, un ex portiere che in Riva al Savio non ha dimenticato nessuno e… un provino. Il nastro si riavvolge e torna all’estate del 2021.

“Mio figlio Francesco ha sempre avuto un pallone tra i piedi – ricorda oggi Sauro Rossi, alla guida dell’azienda con sede a Perugia – e un giorno conosciamo il mitico Lamberto Boranga. “Se vuoi provare a diventare un calciatore – gli fa – devi andare a Cesena: lì sì che i giovani possono crescere”. Quelle parole mi restano impresse e allora penso che valesse la pena fare un tentativo. Così contatto il Cesena e chiedo se c’è la possibilità di visionare Francesco. Lamberto aveva ragione: mi bastano pochi giorni per scoprire che davvero a Cesenac’è grande attenzione verso le persone, prima ancora che verso i calciatori, la stessa mentalità che ho sempre coltivato in azienda. E decido che un club così meritava di essere supportato. Così abbiamo iniziato una partnership che è giunta alla terza stagione. Nel frattempo Francesco sta facendo il suo percorso è oggi è nella Primavera del Crotone, proprio nello stesso girone del Cesena”.

Cinquantasette anni e un diploma di perito elettronico subito messo a frutto nel settore delle mobilità e dei parcheggi, Sauro Rossi ha già una lunga esperienza alle spalle quando, nel 2004 assume l’incarico di amministratore delegato di Parkit (www.parkit.it) di cui, due anni dopo, acquisisce l’intero pacchetto azionario. L’azienda partita con quattro dipendenti oggi è arrivata a ottantadue e, mentre si avvia a festeggiare i vent’anni di attività, vanta oltre 500 progetti di cui 320 di aree di sosta per un totale di 250.000 posti auto realizzati in tutta Italia. “Le creazioni a cui sono più affezionato? Senz’altro la rete dei parcheggi di Fiumicino e Ciampino, la più grande a livello europeo, avviata nel 2014 e tuttora in continuo sviluppo. E poi le aree di Porta Nuova a Milano e Fico Eataly World a Bologna, e la smart city di Padova”.

Il presidente di Parkit, Sauro Rossi, durante un evento organizzato nella Club House dell’Orogel Stadium di Cesena.  – photo courtesy of press office Cesena FC

La necessità di coprire l’intero Stivale italiano ha via via imposto la nascita di unità operative a Milano, Bologna, Salerno e Roma: “Il nostro mercato di riferimento, quello del traffico e della mobilità, è in continua crescita per via dell’incremento demografico delle metropoli. Lì le persone trovano servizi e opportunità migliori ma devono fare anche i conti con alcune difficoltà in termini di spostamenti. La nostra missione è proprio quella di trovare soluzioni efficienti per ridurre le perdite di tempo e facilitare la mobilità. E’ un settore altamente competitivo ma, sui progetti di alto livello, possiamo vantarci di essere una delle prime tre o quattro realtà in Italia. A differenziarci dalla concorrenza è il fatto di essere un “system integrator”: significa che, oltre a costruire gli impianti, offriamo piattaforme software e servizi per creare le migliori di condizioni di sosta e parcheggio. Penso ad esempio ad un’applicazione che permette di verificare in tempo reale la disponibilità di posti e pagare con la massima comodità”.

Da ex calciatore di varie squadre umbre (“Ho giocato a livello dilettantistico fino all’Interregionale, ero un difensore”), Sauro Rossi ha trasferito in azienda i valori più sani dello sport: la capacità di fare squadra, la ricerca della performance e il giocare in maniera leale. “Mi considero il padre di una famiglia di ottantadue persone ma verso i miei dipendenti mi piace rapportarmi un po’ come un allenatore fa verso i suoi calciatori. Sono molto attento alla formazione e in passato mi è capitato di portare tutti in ritiro proprio come si fa con una squadra di calcio: si parla di leadership, si fa gruppo e si coltiva la determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Ma dai miei dipendenti pretendo anche comportamenti etici: rispetto del cliente, puntualità e qualità del lavoro vengono prima di tutto”.

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