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NBA concorda un nuovo quadro per la partecipazione azionaria nelle franchigie

(di Alessandro Presta) – La National Basketball League (NBA) ha recentemente concordato un nuovo quadro che consentirebbe ai fondi d’investimento di possedere parti azionarie di più franchigie. Il Consiglio della Lega americana, infatti, è favorevole che fondi di private equity o altri investitori istituzionali possano controllare fino al 20% di azioni di una singola squadra, con partecipazioni in un massimo di cinque. In ogni caso, secondo quanto riporta il portale specializzato “Sportico”, nessuna franchigia potrà avere più del 30% del proprio capitale detenuto da fondi d’investimento, indipendentemente da quanti ne possiedano una partecipazione.

Attualmente, l’NBA ha approvato solo il fondo Dyal Homecourt Partners come idoneo a detenere una parte azionaria di più squadre. Dyal è stato promosso già nella primavera del 2020. Il fondo, secondo alcune indiscrezioni comunicate da “Sportico”, sta provando a raccogliere 2 miliardi di dollari da investire in quote di minoranza NBA. Più recentemente si è mosso anche il fondo Arctos Partners con l’idea di investire in alcuni team. Tuttavia, Arctos non è ancora stato approvato definitivamente dalla Lega.

La decisione di consentire questo genere di investimenti deriva da una serie di esigenze. Innanzi tutto, è determinante la tendenza al rialzo dei valori delle franchigie NBA; sette anni fa Steve Ballmer (ex AD di Microsoft) acquistava i Los Angeles Clippers per 2 miliardi di dollari, oggi quasi metà delle società di basket americano valgono quella cifra e tre di queste hanno una stima di più di 5 miliardi di dollari (secondo le recenti valutazioni di Sportico). Tali numeri evidenziano una difficoltà oggettiva nel trovare acquirenti disposti a farsi carico delle azioni di una squadra già controllata da altri. L’aggiunta della possibilità d’investimento da parte dei fondi e i nuovi tetti fissati, dovrebbero fornire un bacino potenziale di compratori più ampio (a lungo termine). Inoltre, la pandemia ha acuito la pressione finanziaria e tale manovra da parte della NBA potrebbe dar respiro a molte società.

La Lega di basket americana, in questo modo, risponde anche al desiderio (comune a molti investitori) di accedere alla proprietà di una società di pallacanestro. Lo sport offre un alto grado di corrispondenza con diversi asset, questa caratteristica è molto apprezzata da chi vuole investire. Infatti, il valore degli investimenti sportivi non si muove mai di pari passo con i prezzi degli investimenti tradizionali (come azioni e obbligazioni) e sono meno influenzati da fattori esterni (riducendo il rischio finanziario).

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