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Massone (azionista FC Ceahlaul): Lasciato solo nel salvataggio del club

Investire nel calcio in Italia è molto difficile, ma lo è altrettanto all’estero, come, per esempio, in Romania e lo si evince chiaramente da questa lettera-“sfogo” dell’avv. Angelo Massone (azionista di maggioranza dell’FC Ceahlaul – club di seconda divisione), dove, tra l’altro, ci ha citati nel nostro ruolo consulenziale a supporto della sua attività di imprenditore sportivo. La pubblichiamo integralmente.

Nel luglio del 2014 abbiamo acquistato il Rapid Bucarest. Personalmente ero già innamorato della città, della squadra e dei suoi tifosi. Avevamo pianificato un investimento immediato di un milione di euro (con soldi già trasferiti in Romania) e chiuso un accordo con i Vice Campioni d’Europa della Juventus per aiutare il rilancio sportivo e commerciale del Club.
Purtroppo si sono verificate delle situazioni giuridiche poco chiare e l’acquisizione, nonostante il contratto sottoscritto, è per ora saltata (ci sono peraltro ancora delle cause in corso).
Purtroppo il Rapid è retrocesso e le problematiche economiche sono aumentate.
A gennaio 2015 acquisto il FC Ceahlaul. Sin dal primo giorno ci sono dei grossi problemi.
Mancano in cassa molti soldi dei diritti Tv ed i soci di minoranza si coalizzano per boicottare il Club. Ricevo zero pubblicità e zero sponsorizzazioni. Nonostante questo, nel mese di aprile 2015, provvediamo a pagare tutto quello che c’è da pagare e la squadra risulta quella più in regola di tutta la Romania.
Nonostante la retrocessione in seconda divisione, inevitabile in un clima così negativo, decidiamo di mettere la squadra in insolvenza per poterle dare un futuro.
Nei primi giorni di settembre, nonostante il totale clima negativo creato ad arte da “qualcuno” mi dichiaro pronto a pagare tutte le restanze fino al 31 agosto.
Chiedo all’amministratore giudiziario Sig. Tepes di creare un documento giuridico che mi consentisse di registrare i pagamenti quale aumento di capitale.
Il Sig. Tepes non l’ha presentato, nonostante le mie richieste. Viene organizzata una conferenza stampa nella quale alcune persone, tra cui il più importante della città, dicono che di essere pronti a salvare la squadra se facevo un passo indietro. Ne faccio dieci e decido di non contestare la richiesta di gestione dei creditori nonostante ne avessi tutti i diritti. In mia assenza il Sindaco Chitic è tornato allo stadio insieme ad altri 48 tifosi ed un suo eminente compagno di partito. Nessuno ha messo un euro nel Club e aiutato giocatori e staff come ha sempre fatto il sottoscritto.

Visto che nessuno realmente faceva nulla, riesco a portare a Piatra Neamt un super consulente Italiano, Marcel Vulpis direttore agenzia sporteconomy.it, per creare un piano di salvataggio del Club (cosa che tra l’altro ha abbozzato in una mail inviata ad un noto imprenditore locale). Nessuna collaborazione da amministratore giudiziario senza alcun piano B. Di fronte a questo è chiaro che è difficile andare avanti in queste condizioni, senza l’aiuto, il supporto dell’economia del territorio. 

Avv. Angelo Massone

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